Giovani e banche: un rapporto da consolidare su basi nuove

I nativi digitali frequentano poco le filiali, ma esprimono un grande bisogno di conoscenza e di consulenza. Fondamentale creare un rapporto di fiducia, da rinsaldare nel tempo

Meno propensi dei propri genitori a frequentare la filiale, ma ugualmente interessati ad approfondire le tematiche del risparmio e a poter contare su un dialogo con professionisti del settore per poter fare scelte consapevoli e profittevoli in tema di investimenti. È la fotografia dei giovani italiani che emerge da diverse ricerche realizzate negli ultimi tempi.

Questo significa che le banche sono percepite come un interlocutore importante e autorevole, ma a patto che le stesse siano in grado di comunicare con il linguaggio dei giovani e le tempistiche che li caratterizzano, offrendo loro risposte ai bisogni di questa generazione.

Emblematico a questo proposito l’approccio seguito dalla BCC Venezia Giulia che si rivolge ai giovani non solo come destinataria di prodotti e servizi mirati, ma anche come interlocutori privilegiati dei territori nei quali opera. Così, ad esempio, l’istituto un tempo noto come Bcc di Staranzano e Villesse, invita ragazze e ragazzi a diventare soci con un pacchetto minima di una sola azione, anziché cinque, per un impegno finanziario totale, compreso il previsto sovrapprezzo, pari a 50,32 euro.

L’iniziativa è particolarmente significativa perché essere soci comporta vantaggi concreti rispetto alle condizioni applicate alla clientela ordinaria. E, d’altra parte, i clienti di una Bcc hanno a loro volta un trattamento differente rispetto a quelli di una semplice banca d’affari.

Quanto ai prodotti, la Bcc Venezia Giulia offre: Primo Conto, completamente gratuito e dedicato ai giovani sino a 17 anni; il Conto Futuro per i giovani sino a 30 anni che costa un euro al mese a canone azzerato se si addebita almeno un Rid/Sdd, si effettuano operazioni da Relax banking o se si possiede un Pac.

Inoltre, alla nascita del figlio di un socio, viene aperto un libretto di deposito dedicato con un bonus di 100 euro elevabili a 150 se viene sottoscritta la posizione pensionistica del nascituro. Ci sono poi i finanziamenti a tasso zero per i giovani che devono acquistare un pc o un tablet o devono pagare le tasse universitarie.

Il successo nel dialogo con le nuove generazioni passa anche per la capacità di parlare la stessa lingua e in questo senso la presenza di giovani nella compagine sociale aiuta. Oggi un quinto dei dipendenti ha meno di 40 anni e i clienti che rientrano nella medesima fascia sono quasi 7 mila, di cui il 44% donne. Il 60% di loro risiede nella provincia di Gorizia e il 29% in quella di Trieste.

“Puntiamo con decisione sui giovani, consapevoli del fatto che dovranno essere loro a traghettare il Paese verso un modello di sviluppo economico sostenibile e inclusivo ed è a loro che dobbiamo concretamente rivolgerci”, sottolinea il presidente Carlo Antonio Feruglio.

Per ascoltare, interpretare e sostenere al meglio le esigenze di ragazze e ragazzi la Banca ha avviato quest’estate un contest per segnalare iniziative da realizzare sul territorio in ottica Green Deal. Iniziativa recentemente illustrata durante la premiazione dell’iniziativa borse di studio dal direttore generale Gabriele Bellon, il quale ha colto l’occasione per ricordare che “negli ultimi anni la Bcc Venezia Giulia si è impegnata per far conoscere tutte le opportunità di finanziamento riservate ai giovani, non solo direttamente, ma anche da soggetti pubblici, come la Consap o i fondi regionali.

Dal 1984 la banca ha assegnato borse di studio a oltre 3 mila ragazzi, erogando a loro favore oltre 900 mila euro. Da ricordare anche l’iniziativa “Insieme in Europa” una borsa di studio, erogata in collaborazione con la Federazione regionale delle Bcc, pensata per dare a ragazze e ragazzi l’opportunità di andare a fare uno stage a Bruxelles.

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