Business school. A Trieste, dove ci si prepara a guidare il cambiamento tra innovazione e digital transformation
Creare la leadership del futuro attraverso programmi di studio che si concentrano su tematiche come intrapreneurship e business innovation, in stretto legame con il mondo aziendale

Valorizzare i talenti e sviluppare nuove competenze, formando così manager con una visione globale, in grado di condividere e trasmettere aspirazioni di cambiamento e innovazione. È questa la direzione seguita dai programmi oggi proposti da molte business school italiane, che dedicano particolare attenzione alla formazione sull’applicazione di nuove tecnologie al management aziendale, come dimostra ad esempio MIB Trieste School of Management. Nata nel 1988 nel capoluogo giuliano su iniziativa di alcune tra le maggiori imprese e università del Nordest, la scuola è riconosciuta tra le business school italiane d’élite. Posizione che ha raggiunto grazie ai programmi di formazione manageriale che organizza caratterizzati dal forte orientamento internazionale, dall’approccio didattico innovativo e dal dialogo continuo con le imprese.

MIB Trieste punta a stimolare conoscenza e innovazione attraverso un’ampia gamma di programmi formativi: Master specialistici e MBA in lingua inglese, programmi Executive su temi di general management e di business innovation e progetti creati su misura per aziende e organizzazioni. Fra gli esempi, nel mese di giugno esordirà a Milano la seconda edizione dell’Executive MBA in Business Innovation - EMBAIN, nato dalla ventennale esperienza della Scuola nella gestione di Executive MBA. EMBAIN coniuga un percorso in General Management (tipico di un MBA accreditato Association of MBAs-AMBA) con un articolato focus in Business Innovation, che esplora le opportunità di innovazione aziendale deep tech-driven. La scorsa edizione ha avuto a bordo il 50% di startup.

Il programma “Wine Business Management”, invece, permette un’alta formazione focalizzata sul settore enologico, fiore all’occhiello del comparto agroalimentare italiano. Offre, tra l’altro, la possibilità di ampliare le competenze funzionali in tutte le aree e processi tipici dell’azienda vitivinicola, di aumentare la competitività sui mercati internazionali e di entrare in una rete di contatti utili per il futuro dell’azienda. Si rivolge, invece, ai manager e imprenditori che vogliono comprendere il potenziale strategico della transizione digitale e tradurlo in reali modelli di business, il nuovo programma “Executive Program in Business Innovation – EPBI”. Si pone come un viaggio che porta ad affrontare le nuove sfide dell’innovazione aziendale, incoraggiando un cambiamento di mentalità così da beneficiare delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali.

Sul fronte dei Master per profili più giovani segnaliamo l’MBA in International Business, che approfondisce il general management in una prospettiva globale e il Master in Insurance & Risk Management, focalizzato su temi assicurativi e finanziari. Gli stessi temi caratterizzano anche l’Executive Master in Insurance & Finance, rivolto a chi già lavora nel mondo assicurativo e della consulenza.
Per andare incontro a esigenze e impegni lavorativi degli studenti, poi, molti Master e MBA sono proposti con formula ibrida, cioè con la possibilità di decidere se partecipare in presenza in aula oppure online, e di scegliere la frequenza tra full-time (in questo caso la durata dei Master è di un anno) o part -time (in due anni).

Gli standard di eccellenza e innovazione della scuola sono certificati da alcuni dei più prestigiosi accreditamenti nazionali e internazionali, tra cui l’Amba (riconosciuto come lo standard di eccellenza per i migliori MBA al mondo), l’Efmd (certifica i migliori Master internazionali nell’area Business/Management) e Asfor, l’Associazione Italiana per la Formazione Manageriale che dal 1971 seleziona l’offerta di formazione manageriale nel nostro Paese.
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