Corea del Sud, Yoon Suk-yeol: "Il mio partito decidera' sul mio mandato"

Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, in difficolta', non si e' dimesso per la sua dichiarazione di legge marziale, con un voto per metterlo sotto accusa a poche ore di distanza e proteste di massa in programma a Seul. Il presidente sudcoreano, il cui impeachment dovra' essere votato dal Parlamento oggi pomeriggio, sabato 7 dicembre, ha parlato alla nazione questa mattina. Il capo dello Stato, chiamato a dimettersi dopo aver tentato di introdurre a sorpresa la legge marziale nella notte tra martedi' e mercoledi', ha parlato alla nazione oggi alle 10 (le 2 in Italia). Il presidente, nel suo discorso alla nazione, ha assicurato che "non si sottrarra' alla responsabilita' legale e politica sulla dichiarazione di legge marziale", motivata "a causa della disperazione come presidente". Rinnovando le sue scuse "per la confusione causata", ha aggiunto che lascera' "che sia il nostro partito (People Poer Party, ndr) a stabilizzare la situazione politica in futuro, incluso il mio mandato".

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