Krampus e Dirotta su Cuba: lo spettacolo e il concerto vivacizzano il Natale a Gorizia
Le maschere spaventose imperversano lungo le vie del centro. Il gruppo inonda di note funk piazza Vittoria in un mezzo agli applausi
Che quella di quest’anno fosse un’edizione speciale, lo si è capito subito anche dalla quantità di eventi inseriti nel calendario. Talvolta addirittura concomitanti. Il “Dicembre goriziano” ha offerto una giornata ricchissima di eventi, dalla mattina alla sera. Per tutte le età.
Al pomeriggio sono saliti in cattedra i Krampus, figure cornute e antropomorfe descritte come “mezza capra, mezzo demonio” che, durante le festività natalizie, puniscono i cattivi. E hanno fatto le loro scorribande, in mezzo a una vasta cornice di pubblico, da via Garibaldi a piazza Vittoria. Uno spettacolo molto apprezzato che ha mandato in visibilio soprattutto i più piccini, alcuni impauriti per il loro aspetto ma subito rassicurati dai genitori.
Poi, si è cambiato registro. E alle 19.15 sono saliti sul palco i “Dirotta su Cuba”, un gruppo che calca i palcoscenici nazionali, fondato a Firenze nel 1989 da Rossano Gentili e Stefano De Donato, ai quali si unì l’anno successivo la cantante Simona Bencini. E proprio lei, indiscussa protagonista sul palco con la sua inimitabile voce, ha ricordato che in trent’anni, la formazione non si è mai esibita a Gorizia. «E proprio per questo deve essere una festa».
Il gruppo, fatto di musicisti di alto spessore, ha messo in mostra una grandissima capacità. Unita alla forza vocale e alla presenza scenica della cantante. Davvero un bel concerto, purtroppo per pochi intimi. Forse il freddo, forse il proverbiale distacco goriziano hanno fatto sì che non ci fosse la folla delle grandi occasioni ma chi è stato assente, ha avuto torto. La serata si è aperta con “Liberi di, liberi da” e, subito, la platea si è sintonizzata su uno dei maggiori successi del gruppo. Qualcuno ha accennato a un ballo, qualcun altro ha cantato a squarciagola una canzone che ha fatto parte della sua vita. La temperatura polare, certo, non ha aiutato.
«Mi emoziona ogniqualvolta trovo qualcuno che ricorda le nostre canzoni - ha detto Simona Bencini -. Significa che abbiamo segnato un periodo della vostra vita». La cantante ha anche espresso l’auspicio di tornare a Gorizia per proporre la musica funk, marchio di fabbrica del gruppo. La scaletta prevedeva pezzi più recenti ma anche uno del 1996 che è stato molto apprezzato dal pubblico. E, a poco a poco, le persone assiepate ai bar di piazza Vittoria si sono avvicinate al palco. —
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