Morto Borsatti, il fotografo del ritorno di Trieste all'Italia

A 98 anni, suoi scatti il bacio e folla in piazza Unità nel '54

(ANSA) - TRIESTE, 22 MAR - È morto all'età di 98 anni Ugo Borsatti, il fotografo che immortalò nelle numerose sfaccettature sociali e storiche il ritorno di Trieste all'Italia. Decano dei fotografi triestini, suoi sono scatti celebri come il bacio tra un soldato statunitense a bordo di un treno che solleva la fidanzata italiana prima della partenza del convoglio. Era il 1954 e l'Us Army di stanza a Trieste, nove anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, lasciava la città, restituendola all'Italia. Sullo stesso tema, anche la piazza Unità d'Italia gremita come un uovo il 26 ottobre 1954 per festeggiare, appunto, il ritorno all'Italia. O, ancora, la raffica di foto terribili che scattò in occasione dei moti di piazza nel 1953 a Trieste duramente repressi dalla Polizia Civile alle dipendenze del Governo Militare Alleato (Gma) il cui capo era il generale britannico Thomas Willoughby Winterton. Era il primo importante servizio come fotoreporter per Borsatti e divenne una testimonianza storica, tanto che arebbe diventato un libro prima e un documentario dopo "Una traccia indelebile. L'obiettivo di Ugo Borsatti sui fatti del 1953" girato da Diego Cenetiempo. "Dovevo documentare. Era come una missione", aveva detto in occasione della presentazione del filmato, nel dicembre 2024, in una delle sue ultime apparizioni in pubblico. Una sua foto, "Morte di un carrettiere" del 1961, fu esposta al Moma Museum di New York nel 1964 in occasione di una mostra dedicata ai fotoreporter italiani. L'archivio storico di Foto Omnia di Ugo Borsatti conta oltre 350mila negativi ed è stato dichiarato di interesse storico, infatti è vincolato dalla Soprintendenza. (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Piccolo