'Il dolore vizia la volontà', malati contro il fine vita

Ammessi quattro pazienti nel giudizio della Corte costituzionale

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - "L'autodeterminazione è viziata dal dolore e anche dal peso che sentiamo di essere sulle spalle delle nostre famiglie". A dirlo Maria Letizia Russo, una dei quattro pazienti affetti da patologie irreversibili che la Corte Costituzionale ha ammesso nel giudizio sul fine vita. Per Maria Letizia, stamattina in Aula per l'udienza pubblica, l'articolo 580 del codice penale è "una cintura di protezione". "Mi piacerebbe uno Stato che dicesse che la mia vita è importante - sottolinea - e la difende da tutti, anche da me. Non si può fare affidamento sulla mia volontà nel momento di debolezza". (ANSA).

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