Gio Evan, torno con Turno di Notte in ricordo di mia madre

(di Laura Valentini) (ANSA) - ROMA, 22 MAR - Tutti i cantautori prima o poi "passano da lì", dal confronto con i legami familiari compresa la figura della madre: ricordata e omaggiata in modo particolare allo scorso festival di Sanremo, torna anche nel nuovo singolo di Gio Evan, Turno di Notte, che alla profonda nostalgia per una persona che non c'è più unisce anche un invito a cogliere l'attimo e a vivere intensamente perché ogni occasione persa rimarrà con noi, chiamandoci per sempre. "In realtà tutta la canzone è strutturata come un grande albero genealogico - spiega l'artista - e in effetti questo è uno dei miei metodi per vedere se sto bene, guardo se c'è qualche ramo da pulire, da annaffiare". Classe 1988, nato a Molfetta ma cresciuto in Umbria, a Gubbio, Gio Evan è un artista poliedrico, poeta, cantautore, scrittore che dopo un periodo di pausa dalle scene speso in viaggi (è tornato in Amazzonia) e scrittura si ripresenta al pubblico anche con un tour teatrale, 'L'affine del mondo' (in partenza da Udine il 29 ottobre per poi percorrere tutta Italia fino a Palermo), un romanzo dal titolo 'Le chiamava persone medicina' e in estate la due giorni dell''Evanland' ad Assisi. Nel ritornello di Turno di Notte, che tra l'altro era stata presentata per gareggiare a Sanremo, dove ha suscitato molta commozione (e polemiche) il brano di Simone Cristicchi dedicato alla madre malata, il testo dice: 'vorrei tornare a ieri, mia madre ancora in vita'. "Non è una casualità che 30 pezzi di rapper e trapper parlano di macchine e donne e venti pezzi di cantautori parlano di legami che ci rappresentano. Io non avevo mai fatto un brano sulla famiglia, ma penso che per me e gli altri prima o poi si passa da lì, il varietà del cantautorato passa anche per i temi familiari" racconta all'ANSA Gio Evan, al secolo Giovanni Giancaspro. "Dopo il grande saluto che ci ha donato mia madre l'anno scorso ho cominciato un po' a guardare la famiglia che in realtà non vedo molto: mi sembrava bello far vedere il punto dove mi trovo. È un saluto a mia madre, certo, perché volevo che il mio album nuovo che seguirà al singolo partisse un po' da lei e nello stesso tempo un omaggio a mio figlio che cresce e a mio padre che invecchia". A Turno di Notte seguirà un album "sicuramente, ho scritto tanti pezzi, ho fatto tanti viaggetti, mi sono arrivati tantissimi stimoli e questo mi ha dato l'urgenza di scrivere. Dove sono stato questa volta? Sono tornato in Amazzonia: ero stato ospite degli indigeni Quechua in passato e quest'anno mi hanno ospitato i Waorani. Mi stimano, diciamo che per come mi comporto sembro un nativo .. è qui in Occidente che perdo acqua" sorride il cantautore. Nel tour teatrale di cui propone un data zero il 28 ottobre al Teatro San Domenico di Crema c'è il sogno di 'salvare il mondo' rivisitato e corretto: "Tutto inizia per approfondire la storia dell'inizio del mondo. Non il big bang ma come si inizia a unire una persona e l'altra, con due persone che vanno d'accordo poi ne trovano una terza e poi .. alla fine ci sono tanti accordi. Da piccoli - spiega l'artista - si sogna di salvare il mondo ma io penso che intanto si deve salvare assolutamente 'l'intorno': siamo precitati verso il totale, il grande, ci siamo dimenticati dei piccoli ingranaggi, ci allunghiamo troppo con la vista. Buddha quando arrivò in terra disse ai suoi discepoli di non guardare oltre i due metri perché lì' c'è una grande distrazione". Dopo Belluno e Trento "L'affine del mondo" farà tappa il 6 novembre all'Auditorium Conciliazione di Roma e, tra le altre date, sarà il 9 novembre all'Arcimboldi di Milano, il 10 novembre al Verdi di Firenze, il 18 al Colosseo di Torino via via toccando anche Bologna, Genova, Pescara, Napoli, Bari e altre città per concludersi il 13 dicembre al Teatro Golden di Palermo. Gio Evan comunque si esibirà dal vivo in concerto anche in occasione del festival "Evanland", che quest'anno ad Assisi sarà in versione "48 ore" nei giorni 26 e 27 luglio. (ANSA).
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