Il Financial Times: «Trieste è un modello per la salute mentale»

Il quotidiano britannico elogia l’eredità di Franco Basaglia «Servizi pubblici fondati sul ruolo attivo della comunità»

La foto di copertina dell’articolo uscito sul Financial Times
La foto di copertina dell’articolo uscito sul Financial Times

Ascoltare un parere esterno fa sempre bene: nel dedalo delle schermaglie politiche locali è facile smarrirsi. Se poi il responso arriva da una fonte autorevole come il Financial Times, vale la pena dedicargli la giusta attenzione. A Londra si tessono le lodi del sistema di salute mentale triestino, definito «un modello» in un articolo apparso sul quotidiano britannico a ridosso di Natale.

Articolo che sta facendo molto discutere, sui social network e non solo, perché incentrato sul paragone fra il capoluogo giuliano e il Giappone, dove gli attuali metodi di cura psichiatrici seguono princìpi diversi.

L’analisi, firmata a quattro mani da Sarah Neville (inviata a Trieste) e Michael Peel, non lesina complimenti anche enfatici al capoluogo giuliano. Il cui pregio maggiore sarebbe quello di aver dato seguito alla «rivoluzione basagliana», attraverso «servizi fondati sul ruolo attivo della comunità».

Viceversa il Giappone si affida a una rete di ospedali psichiatrici, rappresentando così «la polarità opposta nel dibattito decennale sul modo migliore di prendersi cura delle persone affette da malattie mentali».

Attraverso alcune interviste a membri locali e internazionali del settore, Trieste viene elogiata come una realtà all’avanguardia, «dove le situazioni difficili possono a volte essere disinnescate con una semplice passeggiata nel cortile dell’ospedale».

Si citano a corredo alcuni dati – la presenza di 20 psichiatri ogni 100 mila abitanti, nonostante la spesa del governo italiano per la salute mentale sia la più bassa in tutta l’Unione europea – e si indulge nelle citazioni di repertorio di Basaglia, compresa l’idea di «mettere la malattia tra parentesi» rimettendo al centro «la persona». Il tutto senza rinunciare a una coloritura politica: «L’elezione nel 2018 di un governo di destra nella Regione, unita ai tagli al sistema sanitario, hanno portato alcuni a chiedersi se il sistema possa sopravvivere nella sua forma attuale», scrive nelle conclusioni il Ft.

Insomma, i pareri esterni, tanto più se autorevoli, vanno ascoltati ma anche emendati per cogliere le sfumature che – queste sì – il dibattito locale è in grado di distinguere. Soprattutto se si parla di un argomento delicato come la salute mentale: Trieste è «all’avanguardia» anche perché non ha mai smesso di rinunciare al confronto pubblico, a partire dall’enorme eredità di Franco Basaglia. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo