Wolfgang Flür a Trieste: «Con i Kraftwerk abbiamo creato il futuro della musica elettronica»

TRIESTE. Ospite speciale al Mandracchio ieri sera per la Notte degli Ultracorpi, tradizionale appuntamento del Science+Fiction Festival, il padre della musica elettronica Wolfgang Flür, batterista...
TRIESTE. Ospite speciale al Mandracchio ieri sera per la Notte degli Ultracorpi, tradizionale appuntamento del Science+Fiction Festival, il padre della musica elettronica Wolfgang Flür, batterista dei mitici Kraftwerk, che ha portato a Trieste il suo nuovo spettacolo Musik Soldat. Autentici pionieri della musica elettronica i Kraftwrek hanno segnato gli anni Settanta con sonorità a cavallo tra guerra fredda e futurismo con album e brani diventati ormai classici quali “Trans Europe Expresse”. «Quando ho cominciato - racconta Wolfgang Flür - non avevo idea della musica elettronica. Ero un batterista in una band amatoriale e facevo ancora l'architetto quando vennero Ralf Hütter e Florian Schneider in ufficio ad invitarmi a suonare con i Kraftwerk per uno spettacolo televisivo». «Nel loro studio - continua Flür - trovai una delle prime batterie elettroniche e, come per gioco, cominciai a provare. Il suono minimale si accordava perfettamente ai sintetizzatori e agli altri strumenti dei Kraftwerk. Due settimane dopo suonammo “Tanzmusik” alla televisione tedesca con quel tipico suono robotico che sviluppammo in futuro. Nacque, così, il futuro della musica elettronica!». «Andavamo spesso al cinema e ci piaceva la fantascienza russa e “2001 Odissea nello spazio” – continua Flür - ma eravamo noi stessi fantascienza. Così rivolti al futuro che nemmeno la critica ci capiva. Oggi la tecnologia è alla portata di tutti, ma manca il tempo e la libertà di immaginare, quella libertà che ho avuto da bambino ascoltando le favole della nonna. La musica del futuro potrà forse arrivare da un uso geniale e non convenzionale dell'intelligenza artificiale».




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