Vite straordinarie di piloti, ritornano a volare dopo una strage o con una gamba sola

Filippo Nassetti firma per Baldini+Castoldi una raccolta di profili di aviatori, tra cui Nino Vivona delle Frecce Tricolori sopravvissuto a Ramstein 
At 15:44 on 28th august 1988 diaster struck as the solo clashed into the formation.
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I protagonisti



Storie di piloti e di cieli solcati da macchine volanti. Storie di uomini che hanno la passione del volo nel sangue e che hanno trasformato questa passione in un lavoro fatto di sacrifici, addestramento continuo ma anche tante di soddisfazioni e, sopratutto, viaggi infiniti.

Tutto questo è contenuto nel libro “Molte aquile ho visto in volo – Vite straordinarie di piloti”, scritto da Filippo Nassetti ed edito da Baldini+Castoldi (pagg. 129, euro 15), uno dei curatori della rivista “Ulisse” edita da Alitalia. Il volume ha la prefazione di Gabriele Romagnoli.

Di aviazione, di geste eroiche di piloti da Icaro in poi se ne son scritte tante. Ma nel libro di Nassetti ciò che traspare è la straordinarietà delle vite dei protagonisti che va al di là del solo gesto di prendere in mano una cloche o un più moderno joystick per pilotare un aereo. Un libro che scava nell'animo di queste persone, tra pregi e difetti, interiorità che li inducono a scavalcare ogni ostacolo.

La prima storia è quella di Alberto, fratello dell'autore, quello che è stato il primo pilota civile al mondo a tornare in volo dopo un’operazione al cervello. Alberto poi morì molto giovane, a soli 27 anni, quasi per una beffa durante un volo di collaudo dove era un semplice passeggero. La narrazione della vocazione al volo e la forza di volontà per non perdere la cloche di Alberto è inframezzata con la di storia Pier Francesco, il figlio di Pier Paolo Racchetti, che era l'altro pilota italiano presente su quell’ultimo volo. A Pier Francesco, che non ha mai conosciuto il padre, in quanto nato un mese dopo il tragico incidente, ha fatto da genitore un altro comandante che la madre, un'assistente di volo, aveva sposato qualche anno più tardi. Oggi Pier Francesco è un pilota di Ryanair.

Le storie di Alberto e Pier Francesco procedono in senso inverso: Alberto dall’infanzia a uomo, Pier Francesco da uomo a bambino. Così alla fine le due storie si toccano, dove una finisce l’altra inizia, in una sorta di passaggio di testimone.

Il volume di Nassetti ospita ancora altre cinque, affascinanti storie di piloti molto particolari. La prima parla di Antonino (Nino) Vivona, ex pilota delle Frecce Tricolori che si trovava a Ramstein, Germania, quando, il 28 agosto 1988, durante l'Airshow Flugtag '88, la Pan fu coivolta in un gravissimo incidente. La Pan, allora, si apprestava a completare la figura detta della Cardioide. A provocare la sciagura fu la collisione in volo fra i tre Aermacchi MB-339PAN pilotati dal tenente colonnello Ivo Nutarelli, dal tenente colonnello Mario Naldini e dal capitano Giorgio Alessio. Mentre gli aerei numero 1 e 2 precipitarono in fiamme sulla pista, il numero 10 si abbatté sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori.

Il libro racconta come Vivona ha superato quello shock. Nino, dopo aver lasciato l’Aeronautica militare, ha volato per 24 anni come comandante Alitalia e ora fa l’istruttore di volo, addestra una pattuglia acrobatica privata e continua a vivere a due passi da Rivolto. Le altre storie sono quelle di Dino, pilota Ryanair con la passione dell’alpinismo che nel tempo libero fa soccorso alpino. Una passione che lo ha portato a salvare la vita sugli Hymalaya a due alpinisti australiani, quella di Marco, pilota con la passione dell'Africa che ha fondato una onlus per costruire pozzi d'acqua potabile nel Mali e ne ha già realizzati 30.

Ma c'è anche Tullio, pilota navigatore, che ha provato il record del mondo in catamarano dal Senegal a Guadalupe e Francesco, pilota che ha subito amputazione della gamba per un incidente in moto ed è tornato a volare. Il suo è il primo caso di amputato in Europa. «Ogni giorno – scrive Romagnoli nella sua prefazione - migliaia di aerei volano e migliaia di uomini li manovrano. Tra loro ci sono potenziali eroi, pignoli e creativi, innamorati e cinici, capitani prudenti e temerari. La cronaca ne parla quando succede qualcosa di eccezionale: un atterraggio di fortuna (magari sulle acque di un fiume), un salvataggio spericolato o, al contrario, un errore umano, troppo umano, e uno schianto. Ma le loro storie precedono quell’attimo fatale. Questa raccolta socchiude la porta della cabina e vi lascia intravedere gli uomini che stanno dentro. Dopodiché, volare non sarà più la stessa cosa».

E leggere le storie di questi uomini, davvero, ci fa entrare nelle loro vite e comprenderli meglio. Comprendere l'affascinante passione per il volo. —

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