Vita di Franco Delle Piane, dalla povertà ai vertici della Tirrenia di Navigazione

Ci sono molti modi di ricordare il passato remoto o vicino. C’è chi, come ha fatto Matteo Renzi nel suo stimolante libro “Avanti”, racconta fatti e motivazioni per cui quei fatti sono avvenuti. C’è,...
Ci sono molti modi di ricordare il passato remoto o vicino. C’è chi, come ha fatto Matteo Renzi nel suo stimolante libro “Avanti”, racconta fatti e motivazioni per cui quei fatti sono avvenuti. C’è, invece, chi narra semplicemente la propria vita e consente al lettore di comprendere meglio valori ed accadimenti di un periodo, come quello che inizia intorno alla seconda guerra mondiale, che ha profondamente inciso sul come siamo oggi. È questo il caso del libro di
Franco Delle Piane
“Una vita avventurosa. Diario di 90 anni”
(Ed. De Ferrrari)
. Chi è, dunque, l’autore? Un genovese che, nato da una famiglia povera, è diventato un dirigente di alto livello nel settore navale pubblico e privato e dalle cui molteplici esperienze possiamo trarre significativi insegnamenti. La sua storia comincia con la decisione di prendere, dopo la maturità scientifica, un diploma di abilitazione magistrale nell’intento di insegnare in una scuola elementare la mattina e frequentare la facoltà di ingegneria al pomeriggio. Si rende, poi, conto che, per diventare ingegnere, non è sufficiente studiare la notte, ma occorre partecipare ai laboratori e prove pratiche anche la mattina e, di conseguenza, accettò, dato che aveva studiato l’inglese, di andare a fare il fattorino, con stipendio quasi doppio di quello di maestro, in una società di navigazione americana. La conoscenza dell’inglese fu un altro dei fattori della sua carriera. Poiché trovava il tempo di fare politica nella dc aveva conosciuto il Console americano a Genova e questi lo mandò ad un seminario a Salisburgo cui partecipavano giovani di tutta Europa e, oltre ad aprirgli definitivamente l’apertura al mondo, lo fece notare dai capi americani. Ne conseguirono incarichi a New York e nell’America Latina. Amava l’Italia e volle tornarci accettando l’offerta di fare il direttore commerciale della Tirrenia di Navigazione con stipendio notevolmente ridotto rispetto a quelli cui si era abituato.


Questa storia insegna almeno tre cose. La prima che intelligenza e volontà sono fattori determinanti il successo. La seconda che occorre rischiare ed accettare sacrifici per raggiungere i propri obiettivi. La terza e più importante che l’Italia non è una società chiusa. Una lezione per i giovani d’oggi.


Franco A. Grassini


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