Valentina Romani in “Mare fuori” “La porta rossa” riaprirà nel 2021

Elisa Grando
Valentina Romani e Carmine Elia sono tornati a lavorare insieme, ma stavolta lontani da Trieste. L’attrice che interpreta Vanessa e il regista di “La porta rossa” hanno girato una nuova fiction ambientata a Napoli: è “Mare fuori”, la storia di un gruppo di giovani in un carcere minorile, che andrà in onda nei prossimi mesi su Rai 2.
Valentina è appena tornata dalla Russia dove stava girando il film “White Snow” di Nikolay Khomeriki, dedicato alla campionessa di sci di fondo Elena Välbe. Come molti italiani all’estero, quando l’emergenza Coronavirus si è fatta difficile è rientrata in patria e si è messa in quarantena nella sua stanza a Roma, per garantire massima protezione anche ai suoi familiari. Fra letto e finestra, però, non ha tempo di annoiarsi: «Non cucino assolutamente - scherza l’attrice - ma sono iscritta alla facoltà di Scienze della Comunicazione e seguo le lezioni dell’università online. E poi, per rafforzare i muscoli, cerco di allenarmi nella mia stanza con gli esercizi in isometria».
In Russia è stata per settimane nella neve: «La montagna mi piace molto e mi rilassa in tutte le stagioni. Da bambina, coi miei genitori, andavo nei dintorni di Dobbiaco. Ma quello che sogno in questo momento è un aperitivo sulla spiaggia».
La scorsa estate Valentina l’ha passata a Napoli per le riprese di “Mare fuori”: «La serie racconta di un carcere minorile e della vita degli adolescenti che si trovano a dover scontare delle pene per i reati commessi. Io interpreto Naditza, una zingara napoletana: la prima difficoltà è stata dover imparare la cadenza partenopea. Napoli è una città meravigliosa, ho stretto amicizia con tutti i ragazzi del set». Nel cast ci sono anche Carolina Crescentini, nel ruolo della direttrice del carcere, e un altro volto noto ai fan di “La porta rossa”: Carmine Recano, che nella seconda stagione interpretava Federico.
Nonostante la firma sia sempre quella di Carmine Elia, tono e vicende sono completamente diversi rispetto alla fortunata serie girata a Trieste anche con Lino Guanciale e Gabriella Pession. A restare forte, nel cambio di scenario, è il rapporto stretto da Valentina e Carmine in tanti mesi di set: «Siamo come padre e figlia», afferma l’attrice. «Carmine e il suo amore verso questo mestiere non si smentiscono mai». «Lavorare con lui - continua - non significa solo girare una serie tv, significa conoscersi meglio, conoscere i propri limiti. È un regista molto pretenzioso ma aperto al dialogo e alle idee: quando si cerca una direzione del personaggio e la si trova insieme la stima reciproca cresce. A Carmine non importa se sono Vanessa o Naditza, gli importa che io sul set non sia più Valentina: questo distacco, questo salto è frutto di un enorme studio che indubbiamente posso dire di aver fatto insieme a lui».
Per ritrovarsi ancora una vota sul set della terza stagione di “La porta rossa”, però, bisognerà aspettare almeno il 2021. Vanessa sarà sicuramente la chiave dei nuovi sviluppi narrativi: nell’ultima puntata l’abbiamo lasciata in una stazione di servizio sulla superstrada, diretta con Federico verso una destinazione misteriosa.
«Vanessa ha avuto una grande evoluzione rispetto alla prima serie dove aveva solo 18 anni», dice Valentina. «Dalla terza stagione - aggiunge - mi aspetto di avere in mano un bel malloppo di sfumature. E ho una gran voglia di tornare a Trieste: mi manca molto, è la mia seconda casa». E insiste: «Non ho ancora trovato un posto che mi fa sentire bene come Trieste: non è solo un bel ricordo di lavoro, lì ho tanti amici. C’è un’aria che mi fa sentire protetta, la stessa aria che si respira quando si è a casa». —
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