Vaccinati i musicisti della Wiener Philharmoniker, l’orchestra famosa per i concerti di Capodanno: in Austria si grida allo scandalo

La notizia ha suscitato subito forti reazioni.
Marco di Blas

L’orchestra dei Wiener Philharmoniker è una delle più prestigiose e conosciute al mondo, anche per via del famoso Concerto di Capodanno. In questi giorni, però, gli orchestrali di Vienna stanno facendo parlare di sé non per la loro attività artistica, ma per quella epidemiologica: all’inizio della scorsa settimana sono stati vaccinati in anticipo, scavalcando la fila delle priorità, che divide la popolazione austriaca in sette categorie, da quella dei più vecchi e fragili a quella dei più giovani e sani.

I Philharmoniker, salvo eccezioni, sono tutti sani e non anziani e si collocano nella fascia inferiore della scala delle priorità. E pur tuttavia è stata data loro la precedenza. La giustificazione? Gli impegni concertistici internazionali, per assolvere ai quali è richiesta una preventiva immunizzazione al virus. Altrimenti non avrebbero potuto prendere l’aereo per suonare in giro per il mondo e l’orchestra sarebbe stata colpita da pesanti penali. Forse è questa la ragione per cui il vaccino è stato somministrato a 95 dei 148 filarmonici: hanno ricevuto la dose quelli in procinto di partire, mentre gli altri attenderanno il loro turno.

La notizia ha suscitato subito forti reazioni. Gli artisti che aderiscono all’associazione di esponenti del teatro Ig Freie Theaterarbeit hanno definito il privilegio concesso ai Philharmoniker «uno schiaffo in viso», accusando la città di Vienna di «distinguere gli uomini e l’arte in classi diverse». E anche la Ig Autorinnen Autoren, associazione di scrittori, lamenta il «trattamento di second’ordine dell’arte e della cultura». E giornali austriaci non hanno taciuto. Scrive Michael Jungwirth sulla Kleine Zeitung: «Che i Wiener Philharmoniker siano stati vaccinati alla chetichella e in segreto è scandaloso». Si sostiene che i celebri orchestrali siano “systemrelevant”, ovvero determinanti perché il sistema regga. Ma, osserva Jungwirth, «se in Austria alcuni sono rilevanti per il sistema, quelli sono i commessi e le commesse dei supermercati, i tecnici che lavorano nelle centrali elettriche, i fornitori dei servizi di telefonia, delle ferrovie, delle autostrade, dei trasporti pubblici di Vienna, delle forze armate». Infine una domanda polemica: «Quindi ora sarà data la precedenza alle vaccinazioni anche ai Sängerknaben (i piccoli cantori di Vienna, nda), agli stallieri della Scuola di equitazione spagnola, ai produttori di Mozartkugel?».

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