Una storia lunga settant’anni: la presenza delle Acli in città
TRIESTE Quattro appuntamenti per comprendere e acquisire una visione globale dei sostanziosi settant’anni d’impegno sociale a Trieste delle Acli, l’associazione nata a Roma nel 1944 con l’obiettivo di dare un patto di unità sindacale ai lavoratori cattolici, vale a dire il cosiddetto Patto di Roma di cui fu primo presidente nazionale e ideatore Achille Grandi.
Quattro incontri che ripercorreranno quattro decenni particolarmente significativi della storia locale per capire Trieste e le sue peculiarità attraverso la presenza delle Acli nel tessuto cittadino. Da lunedì 15 maggio e fino al 5 giugno, dalle 17 alle 19 (con ingresso libero) al Caffè Eppinger in via Dante, storici e testimoni dell’epoca ricostruiranno, seguendo il filo conduttore della presenza dell’organizzazione impegnata nella missione di promozione e di tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, il complesso intreccio sociale, politico ed economico di Trieste. L’iniziativa, promossa dalle Acli provinciali, abbraccerà un arco temporale che si dipana dagli esordi dell’associazione nell’immediato Dopoguerra fino alla fine degli anni Ottanta.
Focus dell’appuntamento d’apertura del 15 maggio, gli anni ’50. Quattro le testimonianze del periodo in questione: Giovanni Bianchi (che parlerà di “Le Acli, una bella storia italiana fin dalla nascita”), mentre Gloria Nemec interverrà con “Trieste negli anni ’50”.
Seguiti da Diego D’Amelio con “La nascita delle Acli a Trieste” ed Ennio Antonini con “Il contesto politico-economico a Trieste”. Lunedì 22 maggio in primo piano i movimenti giovanili e i politicamente caldi e movimentati anni ’60, con gli interventi di Roberto Treu, Franco Codega, Mauro Gialouz e Mario Paron.
Relatori all’incontro del 29 maggio sugli anni ’70 Claudio Boniciolli, Rossana Poletti, Dario Rinaldi e Fabio Marchetti, che si soffermeranno sui temi del porto, dell’impegno giovanile politico, del Trattato di Osimo e del ruolo delle Acli tra sociale e politica.
Gli anni ’80, il decennio al centro dell’ultimo appuntamento, affrontano il periodo analizzato da un punto di vista politico e sociale non solo italiano ma internazionale: Silvano Magnelli parlerà della fine della Dc, mentre Giorgio Rossetti metterà in rilievo Trieste e il contesto europeo.
Lucio Gridelli invece tratteggerà le figure di, rispettivamente, monsignor Santin, Cocolin e Bellomi. In scaletta poi gli interventi di Laura Marzi, che si soffermerà sui movimenti politici e le donne, mentre Tarcisio Barbo racconterà il ruolo delle Acli negli anni ’80.
L’ultimo relatore della serata sarà Roberto Rossini che chiuderà il cerchio della rassegna tematica dedicata all’organizzazione cattolica dei lavoratori con l’intervento “Le Acli: una bella storia italiana ancor oggi”.
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