Una passeggiata in centro e sul Carso per conoscere il “set” Trieste

Maremetraggio festeggia i suoi quindici anni organizzando tour guidati con esperti per visitare i luoghi amati da Salvatores, Tornatore e Coppola
Gabriele Salvatores
Gabriele Salvatores

Tra le tante novità per festeggiare i suoi quindici anni, Maremetraggio International ShorTS Film Festival abbina quest’anno alla manifestazione un pacchetto turistico cinema-oriented, che darà la possibilità di assistere al festival e visitare Trieste sotto un profilo insolito, quello dei “luoghi del cinema”. Insieme ai critici cinematografici Beatrice Fiorentino e Nicola Falcinella si ripercorreranno, con passeggiate a tema, le location e le storie delle tante opere per il grande schermo girate in città, apprezzata dai registi di tutto il mondo, da Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Francis Ford Coppola, che scelse la vecchia Pescheria centrale per girarvi alcune scene de “Il Padrino, parte II”, a Cristina Comencini, da Anthony Minghella, che volle il Porto Vecchio per alcune scene de “Il paziente inglese”, a Giuseppe Tornatore. Per partecipare basta iscriversi a info@maremetraggio.com (costo 10 euro).
Il percorso si divide in due giornate, il 4 e 5 luglio, toccando i luoghi più noti del centro città e del Carso, parlando di location ma anche di sale cinematografiche di oggi e di ieri e di uomini di cinema (Tullio Kezich, Callisto Cosulich, Tino Ranieri, Franco Giraldi). Nella prima giornata si partirà da piazza Verdi, dove hanno luogo le proiezioni del Festival, per percorrere le vie del centro, piazza Unità, il molo Audace, le rive, l’antica Pescheria, senza dimenticare il Porto Vecchio e i caffè storici. Nella seconda giornata il tour si sposterà in Carso (Opicina, la Napoleonica, Duino) culminando in una visita alle cantine di Kante, produttore vinicolo che ha partecipato nel 2013 alla produzione del film di Marco Simon Puccioni “Come il vento”.
 L’excursus cinematografico prevede film degli anni ’50 quasi dimenticati come “Corriere diplomatico” di Henry Hathaway, kolossal come “Il padrino” (1974) o “Il paziente inglese” (1999), o pellicole come “Senilità” che han colto l’anima della città. Film che hanno fatto scalpore come “La ragazza di Trieste” (1982) di Pasquale Festa Campanile o “L’immagine del desiderio-La cameriera del Titanic” di Bigas Luna (1997). Film italiani degli ultimi decenni come “Giulia e Giulia”, “Vesna va veloce”, “Il giorno più bello”, “Diverso da chi?”, “Ilaria Alpi-Il più crudele dei giorni”. Fino ai successi di Giuseppe Tornatore “La sconosciuta” e “La migliore offerta” e coproduzioni internazionali come il recentissimo “Diana” di Olivier Hirschbiegel o “The invisible boy” di Gabriele Salvatores. Dunque iscrivetevi in attesa che Maremetraggio inizi: due giornate di prefestival giovedì e venerdì al Miela con le proiezioni di alcuni film con Francesca Neri e la sezione “Rewind”, le “prime prove” di registi che sono passati per il festival in questi lunghi e produttivi 15 anni.

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