Un viaggio nella settima arte: all’Università di Trieste c’è il Cineforum

Dal 10 ottobre al via la rassegna “Metacinema-Cinelam classicamente”, con la proiezione di quattro pellicole didattiche, riservate agli studenti e al personale dell’Università di Trieste

TRIESTE Raccontare la storia e l’evoluzione del cinema attraverso il cinema stesso. È quanto racchiude “Metacinema-Cinelam classicamente”, progetto a cura di Autonoma Mente - la lista vincitrice delle elezioni universitarie dello scorso maggio - percorso basato sulla proiezione di quattro pellicole didattiche, riservate agli studenti e al personale dell’Università di Trieste, in programma nell’aula 2/A dell'edificio H3 della sede centrale dell’ateneo di piazzale Europa (alle 19.30, ingresso gratuito).

Torna di moda quindi il buon vecchio cineforum, formula che prevede la proiezione di un film coniugata a momenti di spiegazione e dibattito sul tema trattato, un compito che “Cinelam” quest’anno traduce anche con gli interventi sul campo di Mario de Luyk, docente di “Caratteri del cinema” alla facoltà di Architettura, e di Francesco Ruzzier, della Cappella Underground.

Il cartellone del ciclo regala, martedì 10 ottobre “Effetto notte”, pellicola italo-francese del 1973 firmata da Francois Truffaut, con Jaqueline Bisset, premio Oscar quale miglior film straniero e commedia definita dalla rivista statunitense “Time” nel novero delle migliori cento opere cinematografiche di tutti i tempi. Un film nel film, con Truffaut che interpreta se stesso mentre tenta di condurre a termine una pellicola che sembra nata sotto i peggiori auspici. Ogni genere di difficoltà si abbatte sulla troupe, persino il copione deve subire clamorose modifiche per la morte di uno dei protagonisti. Tante difficoltà finiscono per legare i componenti con sincera amicizia e, quando finalmente anche l’ultima scena viene girata, ognuno riprende la propria strada con nostalgia e rammarico.

Il 17 ottobre altro film da Oscar (ben quattro) e campione di incassi: si tratta di “The Artist”, opera in bianco e nero del 2011 del regista Michel Hazanavicius, con Jean Dujardin (Oscar per il miglior attore protagonista) e Berenice Bejo. Hollywood 1927: George Valentin è un notissimo attore del cinema muto. Un giorno, all’uscita da una prima, una giovane aspirante attrice lo avvicina e si fa fotografare sulla prima pagina di Variety abbracciata a lui. Di lì a poco se la troverà sul set di un film come ballerina. È l’inizio di una carriera tutta in ascesa con il nome di Peppy Miller. Carriera oggetto di un’ulteriore svolta quando il sonoro prenderà il sopravvento e George Valentin verrà rapidamente dimenticato.

“Cinelam” approda all’ultimo incontro nella serata del 24 ottobre, proponendo il film “Ave Cesare!”, produzione anglo-americana del 2016, per la regia di Ethan e Joel Coen, commedia in salsa pulp interpretata da George Clooney, Josh Brolin e Scarlet Johansson, affresco grottesco del cinema hollywoodiano del secondo Dopoguerra.

Insomma, tre opere e altrettante evocazioni del cinema di un tempo e di quello moderno, una sorta di piccolo viaggio tra prassi, colori e procedure respirate negli anni all’interno della settima arte: «Volevamo affrontare tutte le possibili sfaccettature - ha sottolineato Denis Nica, presidente della Lista Autonoma Mente - spunti non solo di stampo artistico ma anche economico e tecnico, tutte le dinamiche che hanno accompagnato l’evoluzione e il mercato. Volevamo letteralmente raccontare il cinema con il cinema, grazie anche alle introduzioni di due veri esperti, ai quali verrà affidata la scheda del film e la cura per possibili dibattiti».

Dopo l’esperienza nel cinema, la Lista Autonoma Mente intende proseguire il suo impegno a favore dell’arte, spostando il raggio delle operazioni verso la musica: «Quella classica - ha precisato ancora Denis Nica - abbiamo un progetto in cantiere con la Società dei concerti ma coinvolgendo anche gli studenti delle superiori».

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