Un “make -up” da 5 milioni per la Fortezza

Siglato ieri a Roma un accordo fra Stato, Regione e Comune per far rinascere le mura
La Fortezza di Palmanova vista dall'alto
La Fortezza di Palmanova vista dall'alto

PALMANOVA Grazie all’accordo firmato ieri tra Stato, Regione e Comune cinque milioni di euro piovono su Palmanova per il recupero della Fortezza. «La Fortezza di Palmanova rappresenta un unicum nel panorama delle città fortificate di fondazione in Italia, con poche situazioni confrontabili in Europa e altrove». È iniziato con queste premesse l'accordo firmato ieri a Roma tra Governo, Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Palmanova.

A sancirlo il Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, la presidente della Regione Debora Serracchiani e il sindaco Francesco Martines. Grazie al protocollo saranno disponibili 5 milioni di euro in tre anni, da qui al 2018; tre arriveranno dal Governo e altri due dalla Regione. Questo permetterà di realizzare i primi lavori urgenti di recupero delle strutture più degradate. Un accordo che conferma come la Fortezza costituisca un patrimonio della storia europea rendendone il recupero uno degli interventi cui Stato e Regione dedicano maggiore attenzione. La firma di ieri pone le basi per una programmazione di interventi di conservazione e valorizzazione nel medio e lungo periodo. Ai fondi confermati, si affianca anche l'impegno nella ricerca di altre risorse europee di competenza statale e regionale.

Arriva a Parigi la candidatura Unesco delle mura palmarine

«Dopo la candidatura Unesco 2016 questo protocollo e queste risorse sono un altro forte segnale che dimostra come la Città stellata sia entrata nell'agenda regionale e nazionale. Tutti siamo impegnati nel dare a Palmanova un futuro degno della sua storia e della sua unicità», ha commentato il sindaco Francesco Martines. «Tutto questo è merito della sensibilità della presidente Debora Serracchiani, del ministro Dario Franceschini e dell'assessore regionale Gianni Torrenti, che ringrazio sinceramente perché hanno colto la necessità di salvaguardia e valorizzazione dell'unicità urbanistica e storica di Palmanova, città che rappresenta un'opportunità irrinunciabile per dare un apporto al turismo e all'attrattività internazionale di questo Paese».

Torna l’acqua nel fossato di Palmanova
I lavori di ripristino del nodo idraulico che ha riportato l'acqua attorno alla fortezza veneziana - Palmanova 18/04/2015

Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha voluto inserire una veduta dall'alto della città stellata, nel video di presentazione delle bellezze italiane per il suo tour nei teatri. Dopo il riconoscimento di Palmanova come Monumento Nazionale, questo è il primo atto scritto in cui Stato e Regione riconoscono il valore architettonico e storico della città, nella sua unicità di complesso fortificato di valore europeo e mondiale. Sempre nel protocollo si sottolinea come la Fortezza costituisca un importante polo turistico della regione, la cui adeguata valorizzazione potrebbe avere ricadute importanti in termini economici, anche per i territori circostanti.

«Questo accordo di programma è particolarmente rilevante perché si tratta di un monumento nazionale dichiarato tale nel 1960 e da allora è il primo atto ufficiale di valorizzazione», ha detto Serracchiani. «Un gioco di squadra - ha aggiunto - che ci permette di recup. erare uno dei siti più belli che abbiamo nel nostro Paese e estremamente importante in questo momento perché si tratta di uno dei luoghi scelti per la candidatura unica per l'Unesco». Le prime risorse saranno impiegate in alcuni restauri «urgenti», ha spiegato poi la presidente, «in particolare le Caserme napoleoniche e alcuni interventi sui bastioni. Poi c'è un impegno di più lungo respiro per la ricerca anche di fondi comunitari in modo che ci sia una valorizzazione che dura nel tempo». Un intervento che, secondo il primo cittadino, unito all'eventuale titolo Unesco, «potrebbe tradursi in un incremento dei flussi turistici del 25-30% all'anno».

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