Tutta triestina la nuova fiction firmata Lucarelli
TRIESTE. Le riprese dureranno 96 giorni e sarà la produzione più lunga finora mai ospitata a Trieste. Arriverà nel gennaio 2016, con la firma di un autore di punta come Carlo Lucarelli, maestro delle atmosfere noir. Le notizie sono ancora frammentarie, ma tra gli addetti ai lavori c’è già fermento per il nuovo set che sbarcherà in città appena quattro mesi dopo il colpaccio di “Gomorra La Serie” con le star Salvatore Esposito-Genny e Marco D’Amore-Ciro.
Di certo, oltre alla firma di Lucarelli, ci sono titolo e regista. Sarà “La verità di Anna” la fiction poliziesca in dodici puntate prodotta dalla romana Vela Film per la prima serata di Rai Uno che, dal gennaio prossimo, sarà completamente girata a Trieste. Dietro la macchina da presa il regista Carmine Elia, che ha alle spalle una lunga e solida esperienza di serialità televisiva, con alcuni titoli di grande successo, sia per la Rai che per Mediaset: “Don Matteo” nel 2006, “Nati ieri” nel 2007 con Sebastiano Somma nei panni di un ginecologo, “Ho sposato uno sbirro” con la coppia Fabio Insinna-Christiane Filangieri, e ancora la medical fiction “Terapia d’urgenza”, “Occhio a quei due” con il duo Greggio-Iacchetti per Mediaset, “La strada dritta”, che nel 2014 celebrò su Rai 1 la realizzazione dell’Autostrada del Sole, fino all’ultima, “La dama velata”, serie in costume con Miriam Leone, un rotondo successo di audience di pochi mesi fa sempre su Rai Uno.
Per “La verità di Anna” Carmine Elia ha fatto un sopralluogo a Trieste di due giorni, accompagnato da Federico Poillucci presidente della Film Commission. Ma l’atmosfera e gli spazi li conosceva già perchè, nel 2004, lavorò qui come aiuto regista di Gianpaolo Tescari per la fiction “Gli occhi dell’altro”, protagonista Lucrezia Lante della Rovere. A Trieste hanno fatto una puntata anche i collaboratori di Lucarelli, lo scrittore di polizieschi e sceneggiatore Giampiero Rigosi e la sceneggiatrice Sofia Assirelli. «L’ambientazione della fiction sarà dichiaratamente Trieste», precisa Poillucci. «Ecco il motivo di questa visita: riadattare la sceneggiatura della fiction alla città, dopo averne visitato i luoghi».
«La storia sarà poliziesca, ma non classica, più vicina alle serie americane, alla “True Detective”. E con qualche incursione nel materiale occulto» anticipa ancora Poillucci. Tra le location già selezionate c’è il Portovecchio dove, presumibilmente, verrà ambientata qualche sequenza di sparatorie. Da individuare anche l’edificio che fungerà da questura, magari - dicono alla Film Commission - con il coinvolgimento del Comune, che potrebbe mettere a disposizione qualche suo palazzo dismesso.
Per ora non ci sono altre notizie, anche perchè i protagonisti non sono stati ancora scelti e si conosceranno circa a metà dicembre, quando l’avanguardia della troupe raggiungerà Trieste per i preparativi delle riprese. Molte comparse e ruoli minori, però, verranno scelti attraverso casting locali, oltre all’impiego delle maestranze di supporto che hanno base in regione. «Con una permanenza così lunga, calcoliamo che l’indotto per il territorio sarà nell’ordine di un milione e mezzo di euro, tenendosi bassi», dice Poillucci. «D’altro canto questa produzione ha ricevuto 200mila euro dal Film Fund regionale, la tranche massima, che viene proprio elargita in rapporto al rientro occupazionale ed economico del territorio».
“La verità di Anna”, infine, dovrebbe passare il testimone (o addirittura in parte sovrapporsi) a un’altra produzione già annunciata per la primavera, il sequel del film “Il ragazzo invisibile”, che il regista Gabriele Salvatores girerà integralmente a Trieste e che è al momento in fase di scrittura da parte degli sceneggiatori del primo capitolo, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e Alessandro Fabbri.
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