Tullio Avoledo lancia “La Crociata dei Bambini”

L’ultimo romanzo dello scrittore pordenonese è uno spin-off del fenomeno editoriale “Metro 2033”

PORDENONE. «Quest'anno farò semplicemente il turista culturale». Poche parole per minimizzare il lavoro che invece tiene occupato il prolifico scrittore pordenonese Tullio Avoledo e che, come lui stesso sottolinea, non presenzierà come autore tra le fila del festival Pordenonelegge. Non un periodo sabbatico comunque, visto che ha appena completato La “Crociata dei Bambini”, il nuovo capitolo italiano ambientato nel Metro 2033 Universe. Metro 2033 è un romanzo post apocalittico dello scrittore e giornalista russo Dmitry Glukhovsky, che narra le vicende dei sopravvissuti all'olocausto nucleare all'interno dell'immensa metropolitana di Mosca, in seno a comunità costituite e rette in prossimità delle fermate.

Nato come pubblicazione online nel 2002 e arricchito, su richiesta dell'autore, da moltissimi interventi dei lettori, è diventato un caso editoriale in patria e all'estero, generando una serie di spin-off nazionali e internazionali ambientati nel suo universo narrativo (oltre 30 finora e un'ulteriore trentina già in programmazione), due videogiochi, due seguiti (Metro 2034 e Metro 2035, di prossima uscita) e un probabile film della MGM, che ne ha acquisito i diritti cinematografici. L'eclettico Tullio Avoledo, già incoronato autore fantascientifico, è lo scrittore che ha raccolto il testimone degli spin-off italiani di Metro 2033. Nel 2011 era uscito “Le Radici del Cielo”, pubblicato anche all'estero e considerato, dalla fanbase russa, il miglior romanzo 2012 dell'Universo; ora il suo seguito, “La Crociata dei Bambini”, ed entro fine anno anche l'atto conclusivo, il Regno dei Mille Anni. Tra Iliade metropolitana e Odissea distopica, “La Crociata dei Bambini” è un viaggio che dalle gallerie della metropolitana non tarda a scivolare negli abissi della mente, dove John Daniels (il sacerdote de Le Radici del Cielo), dalle sicure catacombe di Roma alla spettrale Venezia fino a Milano, viaggia lungo una devastata Italia post-nucleare.

Sfida ancora più grande sembra tuttavia essere per Avoledo il libro che da un anno sta riguardando e correggendo, scritto con molta partecipazione e “fatica emotiva”, e la cui uscita potrebbe essere per l'inizio dell'anno prossimo: «Un libro strano, mainstream e non fantascientifico, del quale preferisco dire poco, per scaramanzia ma soprattutto perché è materia delicata quella di cui parlo, in prima persona, per la prima volta immerso a tutto tondo».

Francesca Pessotto

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