Trieste, viaggio tra i sapori d’Italia a San Giovanni

Al via venerdì 20 aprile il ciclo di incontri “Percorso racconto di… gusto” a cura di Bioest, OrtiComuni Trieste e associazione Il Ponte Onlus. Si parte con la Sicilia

TRIESTE Un viaggio tra i sapori d’Italia. A cominciare da caponata, pasta alla Norma e tortino di alici. Al via venerdì 20 aprile, alle 17, con la Sicilia il “Percorso racconto di… gusto” a cura di Bioest, OrtiComuni Trieste e associazione Il Ponte Onlus. In un ciclo di incontri di due ore - dalle 17 alle 19 - a cadenza settimanale, ospitati al Padiglione V nel parco di San Giovanni, oggi e nei prossimi venerdì si cercherà di conoscere il Belpaese attraverso racconti, ricette, assaggi di specialità tipiche e degustazioni di vini. Insomma, spiegano gli organizzatori, tutto ciò che fa “Paese”.

Venerdì prossimo si parlerà ancora di Sicilia e poi il ciclo proseguirà risalendo lo Stivale attraverso Calabria e Campania per andare sempre più a nord. «Oggi - spiega Tiziana Cimolino dell’associazione Bioest - iniziamo un percorso che descriverà i colori, i gusti, le storie e i vini delle regioni italiane, partendo dalla Sicilia. La sola immagine della Trinacria – aggiunge - evoca il profumo degli agrumi, l’azzurro del mare, il calore del sole. Ma quali sono le storie legate alla sua cucina? Ad aiutarci a immergerci nel cuore della Sicilia saranno Valeria de Sossi con le ricette della sua famiglia (che prepareremo e assaggeremo insieme), il sommelier di vini siciliani Santo Grasso e Franco Padalino, che illustrerà la Sicilia di oggi attraverso racconti e aneddoti. Ogni volta cucineremo, assaggeremo e racconteremo: stasera prepareremo la caponata, la pasta alla Norma, la parmigiana, le braciole (involtini di carne o pesce), il tortino di alici e altre specialità siciliane. Concluderemo con un brindisi e qualche stuzzichino, a tema».

Il corso-percorso è gratuito, ma la prenotazione obbligatoria (al 3287908116). Programma dei prossimi incontri e ricette saranno disponibili sulle pagine Facebook di OrtiComuni e Il Ponte. «Grazie a questi incontri - conclude Cimolino - anche gli amici di altre regioni che si trovano a Trieste possono trovare una comunità accogliente, che li fa sentire un po’ a casa».

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