Trieste, tutti in coda per il finale de “La porta rossa” VIDEO E FOTO

TRIESTE. In coda, ordinati. Quasi quasi emozionati (soprattutto i fan, rapidissimi a chiedere autografi). D’altra parte, quello di ieri è stato un evento. Decisamente unico, per festeggiare un successo oltre le aspettative: al cinema Ariston, è stata proiettata l’ultima puntata della fiction “La porta rossa” in contemporanea alla messa in onda televisiva, su Rai Due.
E a guardare gli ultimi due episodi cruciali, in cui si è risolta l’indagine del ghost-poliziotto Cagliostro, in mezzo al pubblico triestino sedevano pure il regista Carmine Elia, i due attori protagonisti Lino Guanciale (Leonardo Cagliostro, appunto) e Valentina Romani (che interpreta Vanessa), Pierpaolo Spollon (Filip, il ragazzo che fa innamorare Vanessa), più i produttori Tommaso Dazzi e Maurizio Tini, lo sceneggiatore Giampiero Rigosi, e la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta.
E per dare quel tocco “giuliano” a un tale parterre, c’erano in sala anche alcuni degli attori locali coinvolti nella produzione tra i quali Lorenzo Acquaviva (nei panni del criminale Ponti), Andrea Germani (che fa il concierge dell’albergo dove Cagliostro da separato ha vissuto negli ultimi mesi), Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati (i due poliziotti Zagaria e Albertini), in una serata organizzata da Fvg Film Commission in collaborazione con la Casa del cinema di Trieste.
Organizzata e andata a ruba, dato che la prevendita dei biglietti per il “the end” della fiction in sala è andata esaurita in sessanta minuti. Pochi minuti prima dell’Ariston, la diretta Facebook con i lettori de “Il Piccolo” dal rinfresco organizzato a “Casa Cagliostro”, l’appartamento sulle Rive dov’è stata ambientata la casa dell’ispettore e della moglie Anna (Gabriella Pession). «Siamo saliti a Trieste in treno - annota Lino Guanciale, perfetto Cicerone al party di “Casa Cagliostro” - e mi sono commosso: dopo tanto tempo, essere qui è toccante. Avevamo tutti nostalgia della vostra città».
«Che luogo meraviglioso, avete il mare e avete un mare di cose belle, tornare qui mi ha fatto battere il cuore» racconta (pizzicata con una polpetta tra le mani) un’affamata Valentina Romani. «Questa città mi ha lasciato qualcosa di importante e mi ha accolto con entusiasmo. E poi, diciamocelo: la vera protagonista della fiction è proprio Trieste. Siatene orgogliosi, voi triestini, mi raccomando».
“La porta rossa” è stato un vero e proprio caso televisivo già a partire dalla prima puntata, andata in onda il 22 febbraio, quando la fiction ha vinto la serata all’Auditel con il 13% di share e più di tre milioni di spettatori, superati anche nelle sere del 24 febbraio e del 1 marzo. Morale: la produzione avrebbe - ma il condizionale è solo scaramantico - in cantiere un sequel con gli autori Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi pronti a una nuova sceneggiatura. Perché i fantasmi, dopotutto, non muoiono mai.
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