Trieste, sul Rio Ospo un “Parco d’autore”
Il parco del Rio Ospo vuole ospiti anche “serali”. E lo fa organizzando una serie di appuntamenti culturali. Il sito (l’unica struttura pubblica triestina con spazi dedicati ai cani) costituisce un’iniziativa di riqualificazione di un’area pubblica promossa da un partenariato di soggetti del privato sociale (Interland Consorzio, Querciambiente, Croce del Sud, Associazione Astor Oasi Retriever, Cral Trieste Trasporti) in collaborazione con il Comune di Muggia. Oggi, infatti, il parco è uno spazio fruibile gratuitamente da adulti, bambini e cani: un’area verde in riva al mare, con aree attrezzate per lo svago e per il relax all’aperto, dov’è anche disponibile un chiosco per la ristorazione.
Ora, però, in sintonia con la vocazione sociale che ispira gli organizzatori, verranno realizzate iniziative di educazione ambientale sui temi dei rifiuti e della raccolta differenziata, campagne e iniziative di sensibilizzazione sul consumo consapevole e sostenibile di prodotti alimentari a km 0, eventi legati alla salute e allo sport, centri estivi per bambini, nonché incontri di carattere culturale improntati a un clima adeguatamente leggero, ma non per questo meno approfondito e stimolante.
In particolare quest’ultima iniziativa, attuata in collaborazione con la rivista web “Il Ponte rosso” prevede una serie di cinque incontri informali con alcuni scrittori e personalità della vita culturale del nostro territorio dal titolo “Parco d’autore”, il primo dei quali si terrà oggi (alle 19): nell’occasione, si discorrerà del dialetto in poesia assieme al poeta Claudio Grisancich, che leggerà alcuni suoi testi.
Il 13 luglio sempre dalle 19, si terrà un incontro con Giuseppe O. Longo, scrittore e professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste, dove si parlerà delle modificazioni nella vita quotidiana e nel lavoro implicite nell’evoluzione tecnologica. Il 27 luglio, alla medesima ora, sarà la volta del giornalista e scrittore di lingua slovena Dušan Jelinčič, primo alpinista della regione ad aver conquistato un ottomila, reduce in quei giorni da un suo nuovo viaggio in Tibet.
Il 25 agosto è stata, nel 1957, una giornata tragica per la poesia triestina: in quella notte difatti morì Umberto Saba e Virgilio Giotti fu ricoverato per un male che lo avrebbe stroncato dopo meno di un mese. I due massimi poeti del Novecento triestino saranno ricordati proprio il 25 agosto. Un ultimo incontro, a sorpresa, avrà luogo sabato 2 settembre, a conclusione del ciclo. In tutti gli incontri dialogherà con gli ospiti Walter Chiereghin, direttore de “Il Ponte rosso”. Ogni incontro, da ultimo, offrirà la possibilità di degustare prodotti di qualità tipici del territorio; per chi volesse è possibile fermarsi a cena, previa prenotazione (3426639683).
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