Trieste ricorda Maria Teresa donna e sovrana dell’Impero
TRIESTE In occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Maria Teresa d’Austria, dal 7 ottobre al 18 febbraio 2018 il Magazzino delle Idee a Trieste presenta la mostra “Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto”, attraverso un percorso inedito – tra storia, costume e società – dedicato a Trieste e allo straordinario ruolo che Maria Teresa d’Austria ebbe nello sviluppo urbano, sociale, politico e culturale della città, anticipando il futuro con le sue riforme. La mostra è organizzata da ERPaC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio, in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e l’Università di Trieste. L’esposizione rientra nel progetto “Una donna è Trieste”, voluto dalle più importanti Istituzioni della città.
Ad anticipare l’apertura della mostra, proprio nell’ambito delle celebrazioni teresiane, sarà una speciale Lectio Magistralis di Philippe Daverio dal titolo “Spaghetti versus Kartoffeln. La penisola Teresiana. Trieste- Milano- Modena-Napoli- Firenze e la nascita degli spaghetti in opposizione alle patate”, che si terràgiovedì 5 ottobre alle 18 alla la Stazione Marittima. Per assistere alla Lectio di Philippe Daverio è necessario ritirare l'invito gratuito che sarà distribuito a partire dal 28 settembre, presso l'Infopoint di PromoturismFvg in via dell'Orologio. L'accesso in sala (fino ad esaurimento dei posti a sedere e in piedi) sarà possibile solo con l'invito.
Figlia dell’Imperatore Carlo VI, Maria Teresa d’Asburgo fu figura cardine del complesso sistema europeo dell’epoca e riferimento fondamentale per la nascita della Trieste settecentesca, pur non avendo paradossalmente mai visitato la città di persona.
La storia mostra infatti l’affascinante parallelismo temporale tra la vita della Sovrana e il periodo di crescita di Trieste: se Maria Teresa, tra l’anno della sua nascita nel 1717 e la morte avvenuta nel 1780, attraversò le fasi della sua vita privata – bambina, donna, madre, vedova – e pubblica, ereditando il potere e le cariche del padre per diventare sovrana, nello stesso arco temporale Trieste avviò una fase di impressionante crescita demografica, sociale ed economica, quadruplicando il proprio numero di abitanti, con la trasformazione da piccolo villaggio arroccato sul colle di San Giusto a città vera e propria, e diventando a metà Settecento il primo porto emporiale dell'Impero Asburgico e uno dei principali dell’Adriatico e del Mediterraneo.
Fu quindi una donna e sovrana, Maria Teresa, a cambiare il destino di Trieste, aprendola all’800 e rendendola quella città Mittaleuropea che oggi conosciamo, animata da genti provenienti da ogni sito del Mediterraneo. A lei si deve l'anima multietnica, la vocazione commerciale e marittima, le caratteristiche architettoniche e urbanistiche e la straordinaria epoca di modernizzazione che la vide attuare riforme in ambito scolastico, istituzionale e finanziario, così come innovazioni statali, quali l’istituzione del catasto e del libro tavolare, o sanitarie come l’introduzione delle vaccinazioni, dopo essere stata lei stessa colpita dal vaiolo.
Emblema di questo periodo è il borgo teresiano che nasce nell’area bonificata delle saline, interrate per ospitare gli edifici della nuova città. L’aspetto della Trieste attuale è infatti riconducibile in particolar modo all’Ottocento, ma nulla sarebbe stato possibile senza l’intervento lungimirante e preciso messo in campo dalla sovrana in quarant’anni di regno. L’illuminata Maria Teresa permeò un’epoca che per Trieste ha significato il passaggio dalla “città bambina” al successivo centro di commerci europei e internazionali.
Il percorso espositivo prevede una serie di ritratti ed opere che illustrano le dinamiche familiari degli Asburgo e gli accordi con le altre dinastie europee, più mappe, vedute, dipinti e oggettistica dell’epoca.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo