Trieste, J.J. Winckelmann diventa spettacolo 250 anni dopo

"Morire per quattro monete. Winckelmann: l'ultimo viaggio" è l'appuntamento clou delle iniziative messe in campo congiuntamente dal Comune e dal Teatro stabile Fvg per ricordare i 250 anni dalla morte dell'illustre teorico del Neoclassicismo

TRIESTE A 250 anni di distanza, la nebbia che avvolge il noir triestino di metà '700 non svela i retroscena del brutale omicidio del grande teorico del Neoclassicismo e padre della moderna archeologia Johann Joachim Winckelmann, avvenuto l'8 maggio 1768. Accaduto a notte fonda nella Locanda Grande nell'odierna piazza Unità, per mano di un losco figuro, tale Francesco Arcangeli, con cui lo studioso tedesco di Stendal aveva stretto amicizia in attesa di imbarcarsi per Ancona. La tesi più gettonata, confezionata sugli atti dell'istruttoria e del processo, sostiene che Winckelmann venne ucciso per il sempreverde movente del vil denaro, poiché commise l'imprudenza di mostrare al vicino di stanza le medaglie preziose ricevute in dono dall'imperatrice Maria Teresa. Firmando così la propria condanna a morte, come pure quella del reo confesso, e affidando a Trieste il ruolo di "scena del crimine".

"Morire per quattro monete. Winckelmann: l'ultimo viaggio" è l'appuntamento clou delle iniziative messe in campo congiuntamente dal Comune e dal Teatro stabile Fvg per ricordare i 250 anni dalla morte dell'illustre teorico del Neoclassicismo, che debutteranno ufficialmente l'8 giugno, con il recupero dell'originario nome Museo d'Antichità e la contestuale intitolazione alla memoria di Winckelmann - alla presenza di circa 50 soci dell'associazione Winckelmann Gesellschaft di Stendal, città gemellata con Trieste - com'è stato anticipato alla presentazione a palazzo Gopcevich dagli assessori ai Teatri, Serena Tonel e alla Cultura, Giorgio Rossi, dai, rispettivamente, presidente e direttore del Politeama Rossetti, Sergio Pacor e Franco Però, oltre al regista Andrea Collavino e al conservatore del museo dell'Antichità "JJ Winckelmann" Marzia Vidulli Torlo.

Tornando allo spettacolo "Morire per quattro monete" (il 9 e il 10 giugno alle 21) su testo di Marzia Vidulli Torlo per la regia di Collavino, la performance multimediale proporrà un suggestivo viaggio - lettura itinerante all'interno dell'Orto Lapidario - per ripercorrere gli ultimi giorni di vita del padre dell'archeologia moderna. La lettura scenica interpretata da Andrea Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella, sarà alternata a testimonianze registrate e si avvarrà per la prima volta del Silent System: ogni spettatore seguirà la parte sonora con cuffia wireless muovendosi all'interno del "set" dell'Orto Lapidario. Queste invece le date delle repliche (sempre alle 21): 23, 24, 25 e 26 agosto; 30 e 31 agosto e, infine, 1 e 2 settembre. Prevendita biglietti (massimo 70 posti a serata) nei punti vendita dello Stabile Fvg.
 

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