Trieste, Ferragosto tutti al “fresco” calandosi in Grotta Gigante

In programma visite guidate ed esibizioni dal soffitto della cavità Sorseggiando magari i vini del Carso
Una calata dal soffitto della Grotta Gigante
Una calata dal soffitto della Grotta Gigante

TRIESTE Ferragosto al fresco naturale di una grotta, tra esibizioni di speleologia, visite guidate e sorseggiando magari anche vini tipici dell’entroterra carsico. È quanto contempla il cartellone allestito dalla Grotta Gigante in occasione del 15 agosto, un classico di mezza estate che anche quest’anno si affida allo spettacolo disegnato da una squadra di speleo triestini della Commissione Boegan dell’Alpina delle Giulie, pronti a rinnovare il “rito” della calata con corde dal soffitto della cavità, una discesa di circa 100 metri (per intenderci quanto consta in lunghezza un campo di calcio).

Lo show inizierà alle 15, prevede l’alternarsi di vari specialisti del Cai e proseguirà sino alle 18 circa. E se qualcuno intende aggregarsi alla discesa, le porte sembrano aperte. L’iscrizione è gratuita ma l’esperienza qui è fondamentale, si può comunque bussare alla “casa madre” della Commissione Grotte scrivendo a boegansag@gmail.com.

Parallelamente alla consolidata formula delle calate in corda, il Ferragosto in Grotta Gigante include un’alternativa altrettanto classica, quella della visita guidata, fase possibile in più riprese: alle 15, alle 16 e alle 17. Insomma, per i turisti ferragostani le opzioni non mancano, considerando anche la cornice della “colonna sonora” dal vivo proposta in chiave bandistica e l’angolo raffinato giocato sui gusti e sapori del Carso. Quest’ultimo tocco si lega all’apertura (dalle 17) delle terrazze che si affacciano sulla Grotta Gigante, sorta di palco ideato per il pacchetto che include la degustazione enologica e la visione delle animazioni in programma nell’arco del pomeriggio.

Copione quindi consolidato ma per l’occasione caratterizzato anche da profondi spunti commemorativi. L’appuntamento di sabato tributa infatti un omaggio a Thomas De Marchi e a Maurizio “Glavu” Glavina, rispettivamente coordinatore della Grotta Gigante e membro della Commissione grotte Boegan, entrambi scomparsi di recente, storici riferimenti e anime dell’attività tecnica e organizzativa che sfociava anche nelle raffigurazioni del Ferragosto in grotta.

Ricordi, colori e qualche numero. Stando alle stime del primo semestre, il sito di Borgo Grotta Gigante registra un incremento del +7% di visitatori rispetto allo scorso anno, picco corredato anche da un tasso turistico che non parla solo del versante abituale - quello italiano e austriaco - ma che si è saputo estendere verso lidi di affluenza targati Polonia, Olanda e Danimarca.

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