Trieste, Dino-Antonio e soci: il mare del Carso in un acquario 3D - VIDEO

TRIESTE Rivivere l’ambiente marino del golfo di Trieste com’era 100 milioni di anni fa attraverso l’utilizzo di una moderna applicazione tecnologica tridimensionale, che non prevede l’utilizzo dei classici occhialini.
È questa la più recente iniziativa della cooperativa Gemina, che ha in gestione il sito paleontologico del Villaggio del pescatore, noto per il dinosauro Antonio.
Presentata ieri - nella sede della Soprintendenza - a cura del Polo museale del Friuli Venezia Giulia, la nuova tecnologia permette allo spettatore di immedesimarsi fra pesci e vegetazione marina oramai scomparse, in quanto risalenti a circa 100 milioni di anni fa. Uno spettacolo straordinario, capace di catalizzare l’attenzione di chiunque.
«Con la collaborazione delle Università di Trieste e di Chieti - ha spiegato Flavio Bacchia, factotum della Gemina - siamo riusciti a riproporre la visione del mare del Carso. Per la prima volta è possibile ammirare un acquario virtuale, una visione in 3D nella quale è possibile immaginare di vedere Antonio, Bruno e gli altri dinosauri del Villaggio del pescatore».
Sede e platea della presentazione sono stati utili anche per capire quale sarà il futuro del polo archeologico. «Quello è un sito privato - ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti - su cui deve scavare il sistema pubblico.
La Soprintendenza si è già interessata per riprendere gli scavi e la Regione farà la sua parte, che consiste nell’essere di stimolo alla valorizzazione dell’area. Il ministero è coinvolto - ha concluso l’assessore - perciò siamo fiduciosi».
Maurizio Anselmi, responsabile dell’Ufficio progettazione del Polo museale, ha confermato l’impegno del Polo nel volersi «affiancare alla cooperativa Gemina per puntare alla creazione del Museo del territorio, che permetta di migliorare l’attuale situazione della ex Cava che ospita il sito».
A breve saranno comunicati i dettagli per la visita all’acquario virtuale (che dovrebbe trovare ospitalità nella palazzina ex Aiat di Sistiana). Intanto, per qualsiasi informazione potete scrivere a cooperativagemina@gmail.com.
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