Trieste, c’è l’Oscar “Mindenki” a ShorTS

In programma giovedì 6 luglio anche i superpremiati “Timecode” e “Die Brücke über den Fluss” QUI TUTTO IL PROGRAMMA

 

TRIESTE Tris d’assi giovedì 6 luglio a ShorTS per una giornata che, sul versante corto, fa il pieno di titoli tra i più premiati intorno al mondo. Cala una mano di tutto rispetto la selezione in programma alle 21. 30 in piazza Verdi che inanella, come partenza sprint, il vincitore del Premio Oscar al Miglior Cortometraggio 2017 “Mindenki” – evento speciale fuori concorso –, lo spagnolo vincitore della Palma d’Oro a Cannes “Timecode” e, sul fronte dell’animazione, il Pardino d’Oro a Locarno “Die Brücke über den Fluss”.
 

 

Durata corposa da mediometraggio, 25 minuti, il corto diretto da Kristóf Deák ispirato a una storia vera e ambientato in una scuola elementare di Budapest negli anni 90 ha bissato sul fronte dei film brevi ciò che è riuscito a “Il figlio di Saul” l’anno precedente testimoniando il momento d’oro della cinematografia ungherese. Sempre fra i corti di stasera, ha mancato l’obbiettivo dell’Academy ma ha fatto mambassa di riconoscimenti prestigiosi “Timecode” dello spagnolo Juanjo Giménez, vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2016, originale racconto di due guardiani notturni che si danno il cambio al lavoro e comunicano solo con i messaggi che si lasciano attraverso le camere di sicurezza. Una giornata quindi fitta, quella odierna, per la selezione di Francesco Ruzzier. «Tra questi giganti vorremmo segnalare – precisa il curatore della sezione Maremetraggio – anche un corto italiano: “A girl like you” , presentato subito dopo “Timecode” è firmato da una coppia di registi, Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti, che lo scorso anno aveva presentato a ShorTS “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” . Poi ci è piaciuto parecchio anche “False Flag” , che prende le mosse da un uomo torturato e sequestrato in un garage. “283 Frogs” , infine, il corto che chiuderà la serata, è costruito attraverso 283 fotografie di rane schiacciate che però, messe in sequenza, riprendono vita grazie alla magia del cinema».

Argomenti:shortscinema

Riproduzione riservata © Il Piccolo