Trieste, al Lunatico Festival la politica italiana fustigata da “Zoro”

Il robusto cartellone di Lunatico Festival mantiene le promesse e per la prima serata, dopo l’inaugurazione ufficiale dello scorso sabato, regala al pubblico un appuntamento con i fiocchi. In scena alle 21, al parco di San Giovanni, consolidata location dei due mesi di festival estivo organizzato dalla cooperativa sociale La Collina sotto la direzione artistica del Pupkin Kabarett, la pungente verve romanesca di Diego Bianchi, alias Zoro.

Scrittore, conduttore televisivo e coautore del programma cult di Rai 3 “Gazebo”, dopo una lunga gavetta sul web sia come seguitissimo blogger di “Tolleranza Zoro” sia come autore di video su YouTube, è approdato alla tv diventando una vera star del piccolo schermo sin dai tempi di “Parla con me” della Dandini. Per poi in seguito, tra le altre, indossare i panni di commentatore per alcune stagioni del Grande Fratello, con le gustose telecronache sugli ospiti di casa Gf, con appollaiata sulla spalla una Barbie. Il “Grillo parlante” della sinistra italiana (cui continua con lodevole tenacia a scuotere la coscienza) presenterà “La tv di Zoro”, un distillato dei suoi pungenti reportage in romanesco doc.

L’eclettico Diego “Zoro” Bianchi, che al più noto volto di conduttore, scrittore, blogger e regista affianca anche quello di apprezzato percussionista, racconterà con la collaudata formula dell’inchiesta le vicende della politica italiana, commentandone i principali fatti salienti e i protagonisti saliti recentemente all’onore, oppure più probabilmente disonore, delle cronache. E a proposito di notizie succose che lo riguardano, lo scorso mese il popolare conduttore ha annunciato il trasloco armi e bagagli da Rai 3 per iniziare una nuova avventura professionale - assieme al fido Marco Dambrosio, in arte Makkox - a La 7 di Urbano Cairo. La serata, come tutti gli spettacoli del Lunatico Festival-Incontri ravvicinati con musica teatro e narrazioni, è a ingresso gratuito.