Tremate, sono arrivate le streghe tra le piante dell’Orto botanico
TRIESTE Un evento speciale - nell’ambito di “Invasati tutti pazzi per i fiori” - è in programma il 31 agosto all’Orto botanico di via Marchesetti 2, alle 20.30 e a ingresso gratuito. Vi aspetta, infatti, “Herbarie-Storie di donne, streghe, herbarie tra le magiche piante dell’Orto botanico”. La curiosa iniziativa - promossa dai Musei Scientifici del Comune di Trieste, in collaborazione con la socio-antropologa Enza Chiara Lai, l’arpista Luigina Feruglio e alcuni cantastorie - sarà l’occasione per immergersi totalmente nella natura, ma anche nella cultura, nella storia, nella musica e nel teatro.
Enza Chiara Lai, che accompagnerà la narrazione tra musica e drammatizzazione di due processi inediti, farà ripercorrere le vicende di tre donne (Antonia, Pascutta e Narda), vissute nelle campagne della bassa pianura friulana alla fine del ’500 e inquisite per stregoneria e magia terapeutica. Una storia di donne, madri, mogli, streghe, herbarie che non hanno mai avuto voce, ma che attraverso il loro sacrificio e il loro coraggio hanno tramandato le credenze e i saperi, le conoscenze e i riti di una cultura antica che in tutti noi perdura e riaffiora.
In Friuli, dalla fine del XV secolo agli inizi del XVIII, centinaia di donne furono processate e incarcerate dal Sant’Uffizio di Aquileia e Concordia con l’accusa di praticare la magia e la stregoneria. La pubblicazione “A peste, fame et bello… Donne, streghe e benandanti. Vita quotidiana e Inquisizione nel Friuli del XVII secolo” di Enza Chiara Lai (edizioni Ribis), è nata da un lavoro di ricerca dell’autrice che da anni si dedica allo studio dei processi dell’Inquisizione in Friuli, con particolare interesse per quelli che hanno come protagoniste le donne, le cui vicende storiche e sociali sono state per lungo tempo dimenticate dalla cultura ufficiale.
Questo lavoro racconta le vicende di Antonia, detta “la Capona”, una vecchia, povera e sola, scacciata di casa dai figli dopo che è rimasta vedova. Da tutti conosciuta come la strega di Cervignano: cura le sofferenze del corpo e dell’anima mescolando pratiche magiche e preghiere, medicamenti empirici e segni di croce; può curare un ammalato, favorire un amore, salvare un bambino, ma potrebbe anche, in virtù degli stessi poteri, provocare morti, malattie, discordie.
Pascutta e Narda invece sono due donne di Moruzzis, un piccolo villaggio vicino a Terzo di Aquileia. Raccontano di combattere le streghe nelle notti delle Tempora. Da queste battaglie notturne dipende l’esito dei raccolti: se vinceranno, in quell’anno ci sarà abbondanza, se soccomberanno alle streghe, carestia. Affermano anche di vedere i morti, di parlare con loro, di fare da tramite tra i defunti e i loro parenti ancora in vita.
La ricostruzione delle vicende “giudiziarie” di Antonia, di Pascutta e di Narda ha reso possibile analizzare sia la condizione umana delle protagoniste, sia la dimensione dei rapporti economici, sociali e familiari della popolazione della Bassa alla fine del 1500.
All'Orto Botanico, anche in questa occasione, non mancherà il Flowercrossing. Cosa sono le piante flowercrossing? Sono piante offerte in dono al pubblico dall’Orto botanico o da appassionati giardinieri. Si trovano all’entrata, a disposizione dei visitatori, e si riconoscono per la presenza del cartello Flowercrossing. Si possono curare, coltivare, riprodurre e... donare a persone che amano le piante.
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