Transessuali e corruzione al Festival Latino-americano

Al Miela la programmazione inizia alle 11. Sullo schermo “Enfemme”, “Señorita María la falda de la montaña” e poi l’omaggio a Fernando Birri

TRIESTE

Entra nel vivo oggi, al Teatro Miela, il Festival del cinema Latino-americano con la prima giornata di competizione e con la proiezione dei primi film dell'omaggio a Fernando Birri e della retrospettiva su Rosemberg Cariry. Tra le pellicole in programma, c’è attenzione alle tematiche dell'identità di genere, attraverso due film della sezione Contemporanea Concorso: lo spagnolo “Enfemme” (19.15), sul desiderio di alcuni uomini di vestirsi da donne, e il colombiano “Señorita María, la falda de la montaña” (19), su un transessuale che vive in un paesino conservatore e non rinuncia a vivere come una donna.

Nel concorso ufficiale, alle 15, “El jardín de la clase media” racconta una trama di corruzione ai più alti livelli politici, con l’omicidio di un donna di mezzo, mentre “Alicia” (alle 18), opera prima di Alejandro Rath, analizza il rapporto madre-figlio tra i ricordi e le domande lasciate dalla morte di lei, dopo una lunga battaglia contro il tumore.

“La memoria del Cóndor”, dell'italiana Emanuela Tomassetti (21), riporta l'attenzione sui desaparecidos e sul processo di Roma, per dare giustizia a 45 latinoamericani scomparsi. Inoltre, “Filiberto” (22), produzione portoricano-venezuelana, dedicata a uno dei più importanti trombettisti portoricani, che sottolinea l'attenzione del Festival per le cinematografie più piccole del subcontinente americano.

Il programma inizia alle 11 con “Acha Acha Cucaño ataca otra vez”, di Mario Piazza: tra il 1979 e il 1982 a Rosario era attivo un gruppo di arte sperimentale formato da giovanissimi, che con la sua attività riuscì a portare un po' di luce nel buio della crudele dittatura

Alle 15, per la retrospettiva Rosemberg Cariry, “Cego Aderaldo: O cantador o mito”; alle 17 “Xavante”, alle 21.30 “Juazeiro-A nova Jerusalém”.

Alle 16.45, per l’omaggio a Fernando Birri, “Storia probabile di un angelo” di Domenico Lucchini e Paolo Taggi, un testamento spirituale del grande cineasta argentino. Al termine, incontro con la vedova Carmen Birri. —

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