Tosca, Noa, Silvestri e Gazzè il poker di Onde Mediterranee
GRADO Torna il Festival Onde Mediterranee, che tra Grado e Palmanova accoglie quattro artisti, fortemente motivati a guardare avanti e a scommettere che la musica e il suo vivifico messaggio siano un importante strumento per oltrepassare i confini, insieme. Così, da sabato 25 luglio a domenica 9 agosto (l’inizio dei concerti è alle 21.30) il Parco delle Rose di Grado e la Piazza Grande di Palmanova si preparano a diventare di nuovo luoghi di condivisione, dove l’arte crea vicinanza ed empatia, e l’unico rischio sarà quello di emozionarsi insieme.
Sabato 25 luglio, alle 21.30, al Parco delle Rose di Grado, Onde Mediterranee 2020 apre il Festival con Tosca e il suo “Direzione Morabeza”. L’ultimo lavoro discografico (2019) conclude il lungo viaggio musicale dell’artista romana attraverso diversi paesi, partito con “Il suono della voce” (2014) e proseguito con “Appunti Musicali dal Mondo” (2017). “Direzione Morabeza” contiene canzoni originali, rivisitazioni in chiave attuale di classici della musica dal mondo, cantate in quattro lingue, in omaggio agli artisti che ha incontrato e con i quali ha cantato; tra essi Ivan Lins, Arnaldo Antunes, Cyrille Aimée, Luisa Sobral, Cèzar Mendes.
Un’altra presenza femminile di grande spessore calca il palcoscenico del Parco delle Rose di Grado martedì 4 agosto: è Noa, cantante e autrice che da anni, con la sua arte, è messaggera di pace per il suo Paese. Cresciuta tra Yemen, Israele e gli Stati Uniti, Noa ha pubblicato 16 album, insieme a Gil Dor, musicista e co-fondatore della Rimon School of Music; l’album di debutto internazionale, nel 1994, è stato prodotto dalla stella internazionale del jazz Pat Metheny.
La terza serata al Parco delle Rose di Grado, in programma giovedì 6 agosto, vede protagonista Daniele Silvestri con il suo “La cosa giusta Tour”. «Continuamente ci chiediamo, nel ritrovare o nel rinnegare certi comportamenti, quale sia davvero #lacosagiusta” - spiega Silvestri -. Cose che davamo per scontate fino a pochi mesi fa dubitiamo possano tornare mai più, oppure diventano improvvisamente emozionanti (ri)conquiste. E ora anche la musica dal vivo è tra queste. È già una gioia immensa sapere di poter tornare a fare il nostro mestiere, come è un grande orgoglio che un bel po’ di lavoratori tornino a respirare – liberamente e dignitosamente – insieme a me. Insieme a noi. Condividere è come vivere... di più».
Con questo spirito Silvestri approda a Grado, e non potrebbe essere più vicino alle intenzioni di Onde Mediterranee, festival a cui ha partecipato più volte. Funambolo delle parole, grande creativo della musica, Silvestri coniuga la ricerca di una nuova canzone d’autore con il riscontro del grande pubblico, mescolando talento e tradizione, leggerezza espressiva e impegno civile, come testimoniano canzoni quali “Cohiba”, “Il Mio Nemico” e “La Mia Casa” al fianco di “Le Cose che Abbiamo in Comune”, “Salirò” e “Quali Alibi”.
Il Festival si conclude a Palmanova, in Piazza Grande, con Max Gazzè, anch’egli convinto di un’importante missione. «Sarà – spiega – davanti agli spettatori con la sua formazione storica; non solo sopra il palco con i musicisti ma anche sotto, lateralmente e dietro, ovvero con i backliner, i fonici, i light designer, tutti di nuovo insieme per ricominciare». Bassista d’eccezione, in ventisette anni Gazzè ha pubblicato undici album in studio, tre raccolte e un live.
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