Torna Salvatores, a Trieste nuovo ciak

Il film ispirato a “Se ti abbraccio non aver paura” con Diego Abatantuono e Claudio Santamaria a fine estate

TRIESTE Gabriele Salvatores tornerà a girare a Trieste, e lo farà insieme a Claudio Santamaria e Diego Abatantuono. La notizia si intuisce facilmente unendo gli indizi: sul suo profilo ufficiale Instagram il regista ha postato due foto di piazza Unità d’Italia e del golfo con la didascalia “Immaginando l’inizio del nuovo film…” e un hashtag che ne rivela anche il titolo, “Se ti abbraccio non aver paura”. «Dovrei girare un altro film di nuovo su questi luoghi, anche passando il confine. Parlerà ancora di padri e figli», aveva del resto anticipato Salvatores nel dicembre scorso, tornando a Trieste per la presentazione di “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione”. Mentre Claudio Santamaria, ricevendo il Nastro speciale come miglior esordio ai Corti d'argento per il suo “The Millionairs”, ha dichiarato proprio che sarà nel prossimo film di Salvatores insieme ad Abatantuono. Le riprese potrebbero iniziare già verso la fine dell’estate.



Il film, prodotto da Indiana Production e Rai Cinema, si ispira liberamente all’omonimo romanzo dello scrittore di Musile di Piave Fulvio Ervas, edito da Marcos y Marcos, e racconta il viaggio in moto di un padre e un figlio autistico attraverso l’America, oltre i concetti di diversità e normalità, per ritrovare il filo della vita dopo troppe peregrinazioni tra ospedali e terapie. Quella del libro è una storia vera, raccolta dallo scrittore in un lungo anno di conversazioni con il vero padre, Franco, che ha esplorato con il figlio Andrea deserti, foreste e città.

Ma come sarà ricollocata in Friuli Venezia Giulia questa trama, originariamente ambientata in America? «Nello scorso gennaio abbiamo fatto un primo sopralluogo insieme a Salvatores, allo sceneggiatore Umberto Contarello e alla scenografa Rita Rabassini, per verificare la fattibilità di un road movie ambientato in Europa invece che nel classico sfondo “western”», conferma Federico Poillucci, presidente della Fvg Film Commission.

«La parte occidentale è riproducibile in Friuli Venezia Giulia mentre per la parte desertica, in collaborazione con i miei colleghi delle film commission slovene e croate, ho proposto alcune location anche balcaniche. A Salvatores l’ipotesi è piaciuta molto, tanto che la sceneggiatura è stata riscritta nell’ottica di queste ambientazioni. Il prossimo passo saranno veri e propri sopralluoghi per cominciare a battezzare alcune location. Salvatores è ormai di casa a Trieste e siamo ancora più orgogliosi che trovi spazio qui una sua nuova avventura pur così diversa dall’immaginario costruito dalla saga di “Il ragazzo invisibile”».

Salvatores, dunque, tornerà alle atmosfere del road movie e del “viaggio di vita” che hanno segnato il suo cinema più riconoscibile, da “Marrakech Express” a “Turné” a “Puerto Escondido”, ritrovando l’attore simbolo di questi tre titoli e di altri cinque suoi film, Diego Abatantuono, che il regista ha diretto anche in “Mediterraneo” (premiato con l’Oscar al miglior film straniero), “Nirvana”, “Amnèsia”, “Io non ho paura” e “Happy Family”. Per Santamaria, invece, è la prima volta con Salvatores: «Ci siamo conosciuti negli anni e ci stimiamo a vicenda», ha dichiarato l’attore. «Sono molto felice del film. Salvatores mi ha proposto questa sceneggiatura scritta da Contarello che mi ha emozionato, non potevo dire di no. Gabriele torna, dopo “Il ragazzo invisibile”, a girare un film basato sui rapporti, sui sentimenti, sulle relazioni umane. Sarà secondo me un grandissimo set, una grandissima esperienza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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