Torna Link in piazza a Trieste. Da giovedì a tu per tu con i protagonisti del giornalismo
A Giovanni Minoli il riconoscimento “Testimoni della Storia”. Sabato le premiazioni del “Luchetta” con Giovanna Botteri

Giovanna Botteri
TRIESTE «Il Premio giornalistico internazionale dedicato a Marco Luchetta e ai suoi colleghi è un premio importante. Lo è perché è dedicato a operatori dell'informazione morti nell'adempimento del loro dovere in zone di guerra e per di più in zone di guerra "sporca", dove le prime vittime erano e sono soprattutto la popolazione civile e i bambini». Inizia così il messaggio, semplice eppure intenso, della Senatrice a vita Liliana Segre, appena insignita del premio intitolato al reporter triestino con cui dice di trovarsi in una sintonia particolare per «aver testimoniato l'orrore»: missione per molti giornalisti e operatori, dovere morale e civile per lei, e per più di trent'anni.
Le premiazioni del Premio Luchetta 2020, che si terranno alle 19 di sabato, saranno tra i momenti clou di Link, il Festival del Giornalismo slittato da maggio e ora prossimo a prendere il via "in presa diretta" da domani a domenica nella Fincantieri Newsroom in piazza Unità.
Quattro giornate da vivere fianco a fianco dei protagonisti dell’informazione, tra talk, incontri e interviste d’autore dalla viva voce dei big di tg e carta stampata. Terrorismo, cambiamento climatico, grandi temi internazionali - con un occhio sempre puntato sulla Cina ma anche sugli Usa, in vista delle vicine presidenziali - ma anche stringenti tematiche locali - grande l'attenzione al Porto di Trieste -, situazione economica globale: questi i principali temi che saranno dibattuti, senza soccombere all'argomento che attanaglia il mondo intero, il Covid 19. «Non v'invidio, voi giornalisti» ha esordito infatti l'assessore comunale Giorgio Rossi nella presentazione di ieri mattina in piazza Verdi, commentando la difficoltà di sfuggire a una trattazione dagli accenti spesso ossessivi come alle fake news che corrono incontrollate in rete.
Il buon giornalismo che vuole promuovere Link va infatti in controtendenza, cercando prospettive nuove: no ad esempio alle prime pagine fatte solo d'incremento dati sui pazienti positivi, ha detto Giovanni Marzini che ha presentato i momenti topici del festival, sì alla consapevolezza di convivere con il virus relativizzandolo e inserendolo in ripensati contesti. E se ne parlerà, ovviamente, in questi quattro giorni.
Tanti e apprezzati i nomi che si avvicenderanno a Trieste, a iniziare da Giovanni Minoli, premio Premio Crédit Agricole Friuladria “Testimoni della Storia” e protagonista nella serata inaugurale domani alle 19, appuntamento dove Link consolida la storica collaborazione con Pordenonelegge. E poi ancora Lucia Annunziata, Giovanna Botteri, Tiziana Ferrario, Simona Sala, Massimo Giannini, Giulio Sapelli, Andrea Vianello, Corrado Augias, Oliviero Toscani, Luca Bottura. Sul fronte extra giornalistico, oltre alle già annunciate Geppi Cucciari e Simona Marchini, spiccano le partecipazioni del Ministro per lo Sviluppo Economico Patuanelli, l'ad Fincantieri Bono, il presidente della Regione Fedriga, il sindaco Dipiazza, il presidente dell’Autorità Portuale d’Agostino, il direttore del Piccolo Grazioli. «Non ci siamo accontentati dello streaming - ha aggiunto Marzini - ma abbiamo pervicacemente voluto esserci fisicamente e insistere nel portare i giornalisti per avviare un confronto critico: mai come in questo momento, infatti, abbiamo bisogno di un'informazione corretta e non gridata».
Marzini ha anche richiamato alla sensibilità del pubblico, che dal pomeriggio di ieri e durante tutta la giornata odierna ha la possibilità di prenotare il proprio posto alla Fincantieri Newsroom (dove sarà obbligatorio indossare la mascherina), posto libero e gratuito fino a esaurimento dei posti a sedere. La prenotazione «si potrà effettuare al Ticket Point di Corso Italia ma anche tramite accreditamento in loco: avendo contingentato i posti - avvisa Marzini - consigliamo di presentarsi in tempo: chiediamo la collaborazione di tutti affinché l'hashtag #andratuttobene sia declinabile anche in quest'occasione». —
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