Torna il Falò di San Giovanni: note e arte per l’integrazione
TRIESTE I giochi, l’arte, i laboratori ma soprattutto l’integrazione. Tutto questo alberga all’interno di una festa, e di quelle ritenute speciali in chiave sociale, denominata “Falò di San Giovanni” in programma martedì 23 nel Parco dell’ex Opp, una tappa storica a cura del Sar/Dsm, dei volontari dell’associazione “Franco Basaglia” e della Azienda sanitaria n.1 Triestina in collaborazione con Radiofragola, Agricola Monte San Pantaleone, La Collina, Lister Sartoria Teatrale, Duemilauno Agenzia Sociale, C.l.u “Franco Basaglia” e altre realtà del volontariato, anche in forma privata.
Il tema della salute mentale (ri)esce quindi allo scoperto e si traduce in una intera serata ricca di attività e vetrine socio-aggregative, retaggio non solo simbolico di quanto ideato verso la metà degli anni ’70 a San Giovanni dagli operatori del settore e ben prima del varo della Legge 180.
Dialogo, riabilitazione, inserimento. Questi gli spunti criptati nel cartellone del “Falò di San Giovanni” e tradotti dalla partecipazione di gruppi amatoriali e associazioni culturali scesi in campo a stretto contatto con le varie rappresentanze che operano tra i canali del Dipartimento di Salute Mentale.
L’edizione 2015 dell’iniziativa aprirà i battenti domani pomeriggio (18-20) con la mostra fotografica “Objective: People’s World”, sottotitolata “... quelli che con lei hanno condiviso passione, determinazione ed intransigenza, ricordano il lavoro di Chiara Strutti”.
Ancora ricorso alla fotografia, con l’esposizione di Foto Scintilla, laboratorio del Centro diurno diffuso Dsm/Sar a cura del gruppo Scatto Matto Aps-Arià.
La saga dei laboratori prosegue con la costruzione di “Totem e Sonagli”, condotto da Caterina Stolfa dell'associazione Forma Mentis mentre alle 19.45 irrompe la danza, grazie al Gruppo Colorado 2001.
Non poteva mancare l’abbraccio della musica, in programma dalle 20 alle 20.45 con l’esibizione della Grande Orchestra, il laboratorio griffato Club Zyp e successivamente, dalle 21 alle 22, con la proposta targata The Westcoaster, dal respiro country western.
In tarda serata, verso le 22, è la volta ancora della danza, suggerita dai gruppi Danza Creativa metodo Maria Fux di Trieste, supportati dalla cornice di suoni e immagini imbastiti dalla Headmadelab - Agenzia Sociale Duemilauno. Finale nel segno della tradizione pura, con il falò (autentico) da accendere alle 22.45 e da alimentare al suono delle percussioni del gruppo Mamaya.
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