Torna “Bandenkampf”, manuale delle SS

La Leg ripubblica il libretto anti-partigiani ad uso dei nazisti a Trieste

A dodici anni dalla prima pubblicazione curata da Antonio Sema (1949-2007) la Libreria Editrice Goriziana ripropone in nuova edizione ampliata il “Bandenkampf” di Hans Schneider-Bosgard, nella collana della Biblioteca di Arte Militare - Bam con il sottotitolo “Resistenza e controguerriglia nella Venezia Giulia 1943-1945” (pagg. 260, euro 28,00). Giusta collocazione, quella della Bam, per un testo che altro non era se non un manuale di controguerriglia ad uso delle SS e delle truppe germaniche di stanza nel Litorale Adriatico tra il ’43 e il ’45. Pubblicato a Trieste proprio tra la fine del 1944 e l’inizio del ’45, con presentazione di quel galantuomo che fu il triestino (di nascita) Odilo Globocnik, “Gruppenfürer” delle SS e luogotenente generale della Polizia tedesca, il libro - il cui titolo tradotto integralmente significa “Lotta antibande nella Zona Operativa Litorale Adriatico” - come osserva Sema nell’ampio saggio introduttivo all’edizione Leg appare oggi qualcosa di più di un “documento di carattere operativo relativo a una guerra di guerriglia”. Scritto da un giornalista affiliato alle SS, il manuale, come del resto aveva già affermato Teodoro Sala, è un testo fondamentale per comprendere meglio la politica tedesca nell’aera del Litorale Adriatico, direttamente annesso al Terzo Reich. Attraverso le pagine Schneider-Bosgard, al di là delle “regole” per combattere i partigiani si ha una visione precisa di come erano considerate queste terre che, nota l’autore già nell’incipit, “come pochi altri territori in Europa presentano tanti contrasti geografici,politici e nazionali”. (p.spi).

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