Topolino alla scoperta dei misteri degli Etruschi

Da domani il terzo libro dedicato a una delle civiltà più enigmatiche. Già usciti i primi due episodi
ROMA. Dopo i Paleopaperi e i Paperi delle caverne è la volta di “Topolino L’Etrusco”: sarà proprio lui ad accompagnarci a conoscere alcune tra le civiltà più antiche e misteriose del nostro passato. Esce domani, in edicola con questo giornale (euro 6,90 più il prezzo del quotidiano), il terzo dei trenta volumi della collana la “Storia Universale Disney”, un lungo viaggio nel tempo in cui l’evoluzione della specie umana e la storia del mondo sono rivissute dai personaggi dei fumetti della Disney più amati. Questa volta Topolino e Pippo ci riportano ai tempo della Torre di Babele, la più alta e imponente ziqqurat di Babilonia (“Pipgamesh e la soffitta di Babele”), con la Macchina del Tempo poi ci trasportano nell’isola di Minorca del XXII secolo a. C. dove assistono alla costruzione di un dolmen (“Topolino e il mistero dei dolmen”); e, sempre a modo loro, ci raccontano chi era il potente sovrano di Chiusi che tentò di unificare l’Etruria e di conquistare Roma (“Topolino e la leggenda di re Porsenna”); quindi, con i costumi dell’epoca, si calano tra gli Etruschi (“Topolino e il segreto degli Etruschi”) facendo luce su alcuni misteri, non ultimo l’invenzione dei ravioli.


A dare vita a questi racconti nati dall’incontro tra fumetti e fatti storici, sono le sceneggiature di Alessandro Sisti, Bruno Concina, Lino Gorlero, Carlo Panaro e i disegni di Gigi Piras, Luciano Gatto, Sergio Asteriti e dello stesso Lino Gorlero. Come per gli altri volumi della collana i fumetti sono inframmezzati da schede in cui fatti e personaggi del tempo sono descritti secondo la visione degli storici, per permettere a chi vuole di approfondire e per cogliere le differenze e le similitudini tra il racconto trasfigurato in chiave disneyana e i fatti storici. I giovani lettori possono allora ripassare come è stata inventata la scrittura, cosa sia la ziqqurat e cosa la torre di Babele o come gli Etruschi si affidassero agli arùspici per predire un evento o le sorti di una battaglia osservando fegato e intestino di un animale sacrificato sull’ara.


Il lungo viaggio in compagnia di Topi e Paperi continua fino ai “Tecnopaperi dei nostri giorni”. Prossima tappa: l’Egitto delle Piramidi
.(c.l.)


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