The Leading Guy a Pordenone un assaggio del secondo album

«È una data a cui tengo molto perché non ho mai suonato a Pordenone e da due anni e mezzo non tengo un concerto vero e proprio in regione, sono molto emozionato perché proporrò i brani nuovi, assieme a quelli già conosciuti del primo disco». Simone Zampieri, in arte The Leading Guy, sabato sarà al Capitol di Pordenone (via Mazzini 60), unica data in Friuli Venezia Giulia; alle 21 aprirà il concerto il pordenonese Mik (The Panicles).
Ne ha fatta di strada The Leading Guy, accompagnato dalla sua chitarra con l'adesivo di Bob Dylan. Più di dieci anni fa si trasferiva a Trieste da Belluno, suonando nella band Busy Family prima di intraprendere la carriera solista che si concretizza nel debutto "Memorandum" del 2014. Un'intensa attività live lo porta a farsi conoscere sia in Italia che fuori grazie anche alle aperture per artisti importanti come Ben Harper, 2 Cellos, Niccolò Fabi, Jack Savoretti, Max Gazzè, Xavier Rudd e recentemente Jake Bugg, a Manchester e Blackburn. «Sono esperienze importanti - dice il songwriter triestino d'adozione - si impara qualcosa di bello ogni volta». Poi la firma di un contratto con la Sony: per questa etichetta uscirà il secondo disco, a primavera. Intanto qualche singolo ad anticipare l'atteso debutto su Sony, come "Land Of Hope", "Times" (brano scelto anche da Davidoff per la sua campagna pubblicitaria mondiale) e il terzo "Black" che uscirà domani su tutte le piattaforme digitali, mentre il relativo videoclip sarà online lunedì: «A Pordenone - aggiunge - suonerò per la prima volta dal vivo anche questo terzo singolo. Dura due minuti e dieci, ma per scriverlo ho impiegato una vita. Lottiamo ogni giorno contro l'eternità, spaventati dall'idea che la nostra esistenza non lascerà un segno nella storia. Ma quando il nero ci avvolgerà cosa avremo lasciato? La mia paura è quella di lasciare solo qualche canzonetta, da questa angoscia è nata "Black"».
Il nuovo cd avrà il tocco del produttore Taketo Gohara che nel suo studio di Milano ha prodotto Capossela, Elisa, Brunori, Edda, Verdena, Marta sui Tubi, Ministri. «Il primo disco l'ho registrato da solo in una stanza - conclude The Leading Guy - per scelta economica e diciamo "spirituale". Per il secondo avevo bisogno di confrontarmi con altri artisti. La più grande fortuna è stata quella di lavorare con grandi musicisti (Alessandro "Asso" Stefana, Sebastiano De Gennaro, Mauro Ottolini, Julia Helen St. Louis, Kenneth Bailey, Vincenzo Vasi, Filippo Pedol, l'Edodea Quartet, il Maestro Stefano Nanni, Joyce E. Yuille e Chiara Vidonis), hanno dato un senso a tutto il mio percorso». —
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