Tamburi giapponesi: l’arte dei Taiko a sostegno della Lilt

Anteprima benefica di Wunderkammer venerdì 3 febbraio al Teatrino Basaglia

TRIESTE Tamburi giapponesi benefici per una prima assoluta. Venerdì alle 20.30 al Teatrino Basaglia di via Weiss arrivano i Taiko KyoShinDo in un evento a favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori che rappresenta un’anteprima del Wunderkemmmer Festival 2017. Il gruppo italiano di percussionisti Taiko KyoShinDo (che letteralmente significa “Via dell’eco del cuore”) è impegnato dal 2004 a far conoscere il Taiko in Italia attraverso spettacoli e corsi e la cui formazione avviene sotto la guida di Sensei sia in Giappone che in Europa. Cristina Ottaggio, Chiara Parisi, Mirco Taddei e Stefano Parisi (a cui si aggiungono alcuni allievi), saranno accompagnati da Shinobu Kikuchi, cantante, polistrumentista e compositrice giapponese che dal 2010 collabora con il gruppo, accompagnando la ritmica dei tamburi con le melodie dei canti popolari e lo shamisen. Per conferire un significato ancora maggiore si è voluto legare la musica alla solidarietà: il ricavato sarà interamente devoluto al sostegno dei programmi di miglioramento della qualità della vita delle donne con cancro al seno in collaborazione con la Breast Unit di Trieste. I biglietti sono in distribuzione nella sede della Lilt di piazza dell’Ospitale 2 (040398312) da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.

Il concerto-evento, da un’idea di Giovanna Coen, nasce dalla collaborazione tra l’associazione Yudansha Kyokai Iwama Aikido Trieste, nata per diffondere l’amore per l’Aikido e la cultura giapponese e il festival Wunderkammer. «Localizzato principalmente al Miela e alla Chiesa Luterana – anticipa il direttore artistico, Andrea Lausi - il programma “Riformulazioni” mescolerà musica antica, folk, pop e contemporanea con concerti innovativi affidati a interpreti internazionali di altissimo livello, giocando sia con la distanza temporale che con quella geografica. Precedere la rassegna, che prenderà il via il 21 marzo al Miela, con questa anteprima ci permette non solo di riprendere la collaborazione con l’associazione Ykiat, ma soprattutto di presentare un’arte, quella dei tamburi Taiko, che con Wunderkammer condivide il rigore della ricerca unito alla capacità di percorrere strade nuove, una consapevolezza interpretativa contemporanea che rende il repertorio antico rilevante per gli ascoltatori di oggi».

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