Svevo & Friends alla “Bartoli”, letteratura a misura di Pupkin
TRIESTE. Da martedì 2 febbraio a domenica 7 va in scena alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti il reading musicale “Italo Svevo & Friends - Blues Jazz Explosion” a cura del Pupkin Kabarett. Questa produzione di Bonawentura-Teatro Miela (con la collaborazione scientifica di Riccardo Cepach e del Museo Sveviano di Trieste) ripropone la celebre e tanto decantata Trieste letteraria d'un tempo in un nuovo modo, serio ma anche eccentrico e scanzonato.
La voglia di rileggere per e con il pubblico le pagine migliori assieme a quelle più sconosciute di Svevo, Joyce, Saba, Kosovel, Giotti e Voghera ha portato il gruppo del Pupkin Kabarett a cimentarsi in campo non comico o non solo comico. I nostri d'altronde sembrano essere ormai pratici alle spericolate imprese teatral-letterarie riviste con spirito divertito e moderno. Pensiamo allo scatenato divertimento teatrale de “La coscienza di Zeno spiegata al popolo” con la regia di Paolo Rossi. O allo “scandaloso” “Joyce rispogliato in piazza” andato in scena quest'estate in occasione del Bloom's Day.
I comici, come si sa, sono sempre stati abituati a copiare da quelli meglio di loro, non facendo alcuna distinzione tra alto e basso e poi di nuovo a rimescolare le carte per arrivare a una sintesi personale, che sia per scatenare una risata o per fare riflettere (e meglio ancora se le cose vanno di pari passo). Forse solo loro, i Pupkin, potevano cimentarsi in questo lavoro e provare a unire il nuovo e l'antico, il jazz e il blues con la letteratura e il cabaret, la poesia con l'umorismo.
Un modo insolito per far viaggiare il pubblico all'indietro nel tempo in una Trieste viva, multirazziale e culturalmente audacissima, in cui fiorì il talento ribelle e impetuoso di Joyce e dove crebbero i geniali sdoppiamenti umani e letterari di Svevo e gli addolorati, lievi e assieme potentissimi versi di Umberto Saba.
Il reading con Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi (e con Riccardo Morpurgo e Franco Trisciuzzi per le musiche dal vivo) sarà un'occasione per scoprire i lati più umani e quotidiani, assieme a quelli più memorabili, delle biografie di un manipolo di uomini che prima di divenire statue nelle vie del centro, vivevano da queste parti scrivendo la letteratura più moderna del loro tempo. Uno spettacolo che i Pupkin consigliano di vedere accompagnati da una robusta dose di ironia e di spregiudicatezza, con cuore e cervello al seguito e sempre pronti al gioco, alla suggestione e all'emozione.
Ospite d'onore di questa rassegna degli eroi letterari della Trieste che fu, sarà anche il tanto geniale e vituperato Angelo Cecchelin, comico e autore di grande “letteratura per il popolo”. Lo spettacolo è vivamente consigliato a giovani e meno giovani per accostarsi o riaccostarsi alla letteratura triestina di inizio secolo in modo piacevole e stimolante e per andare poi a rileggersi tutto il ben di dio di arte, intelligenza e libertà che la fortuna volle far nascere qui, proprio qui, tanti anni fa.
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