Sul web Van Gogh parla con il medico e la prostituta La sua arte si fa social

Franca Marri
In questo periodo di lockdown di tutte le attività artistiche con musei, gallerie, biblioteche e teatri chiusi, sono veramente in tanti a tenerci compagnia sul web con tour e mostre virtuali, letture e spettacoli in streaming.
Tra questi c’è chi, in attesa di una nuova mostra in programma per il prossimo autunno a Padova, propone una serie di appuntamenti sotto il segno di Van Gogh. Si tratta di Marco Goldin che sul suo sito di Linea d’ombra e attraverso i suoi principali canali social ha creato diversi momenti di intrattenimento e di approfondimento, dopo aver dovuto sospendere le lezioni già avviate al Centro San Gaetano di Padova, sede della prossima esposizione intitolata “Van Gogh. I colori della vita”.
Su www.lineadombra.it si possono ad esempio rileggere 9 quadri dell’artista olandese attraverso l’interpretazione di Goldin che ogni prima domenica del mese (fino a ottobre) pubblica dei racconti dedicati ad alcune opere che faranno parte della mostra. Il primo racconto è dedicato all’“Autoritratto con cappello di feltro grigio” realizzato da Van Gogh nel 1887, l’anno successivo al suo arrivo a Parigi, con la voglia di sperimentare la tecnica divisionista di Seurat, accostando i colori complementari, l’arancio con il blu, cosicché il suo volto, nel dipinto, “pare accendersi entro un grumo disteso di luce”.
Il secondo parla del fascino dell’arte giapponese, delle stampe di Hiroshige e Hokusai, di quella semplicità simile al respirare che si riflette nella delicatezza e nella leggerezza degli alberi in fiore e negli orti dipinti da Van Gogh in Provenza.
Il terzo racconto è invece dedicato alla celebre figura del Seminatore ispirato a Millet: nel quadro della collezione del Museo Kröller-Müller di Otterlo, il pittore olandese lo colloca in un campo di grano dipinto a tratti di arancio, azzurro e giallo, con un sole sullo sfondo che riempie l’intero orizzonte.
Un altro spazio del sito è dedicato a una serie di dialoghi immaginari tra Vincent Van Gogh e alcune delle persone che si sono rivelate importanti nella sua vita. «Dialoghi immaginari ma verosimili -tiene a sottolineare Goldin-, appoggiati sempre alle fonti storiche».
Il primo di questi vede quali protagonisti Van Gogh e il dottor Peyron, direttore della casa di cura per malattie mentali di Saint-Paul-de-Mausole a Saint-Rémy-de-Provence, dove il pittore si fece ricoverare dal maggio del 1889 al maggio del 1890. Nel secondo a parlare con il pittore troviamo Sien, ex prostituta che per oltre un anno fu compagna e modella dell’artista all’Aia, tra il 1882 e il 1883.
Anche qui l’appuntamento è mensile, tutte le ultime domeniche del mese fino a settembre. La terza rubrica pensata in otto puntate, propone dei focus su diversi momenti della vita di Van Gogh, partendo dalla giovinezza trascorsa nel Brabante, fino alla fine dei suoi giorni, a Auvers.
Sinora è stata ripercorsa la nascita e la prima infanzia di Vincent, i suoi primi studi fino alla scelta di predicare il vangelo nella zona mineraria del Borinage, in Belgio, quasi a seguire le orme del padre, pastore protestante. Si è giunti poi a Bruxelles, all’incontro con la pittura e con l’artista Anton Mauve, con la cugina Kee e Sien.
E ancora in diretta facebook, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, alle 9 di sera, Goldin legge e commenta le più belle, e talvolta anche le più sofferte, lettere di Van Gogh. Ogni puntata ottiene decine di migliaia visualizzazioni e rimane visibile anche dopo la diretta sempre sul sito di Linea d’ombra.
In qualche caso c’è pure qualche ospite d’eccezione come ad esempio il musicista e compositore Remo Anzovino, autore della colonna sonora del film “Van Gogh. Tra il grano e cielo” uscito nel 2018, che già ha accompagnato Marco Goldin nel tour teatrale “La grande storia dell’impressionismo” e ritornerà ad affiancarlo con le sue note nella mostra di Padova. Ultima diretta fb lunedì 4 maggio. —
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