Sua maestà il gatto sfila in Municipio. Nobili o di casa? Non c’è differenza - Video

MONFALCONE Inquilini speciali ieri in municipio. Nella Giornata mondiale, la passerella era tutta loro, a calamitare la folla, conquistata da tanta bellezza. Ventisette felini di razza e tre di casa, meticci che se non fosse per il rigore del pedigree sarebbero stati scambiati per mici di “sangue blu”, hanno monopolizzato la scena. La terza edizione di Monfalcone cat Show, curata da Astol Models in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha strappato applausi, emozioni, selfie. Dopo aver premiato il gatto con la coda più lunga, il gatto più miagoloso o il gatto con il pelo più lungo, è arrivato il Best in show con i primi dieci. Incoronato vincitore è stato il Maine Coon di Ruffians da Pordenone. Secondo posto per lo Sphynx dell’allevamento Nobilgatti di Corno di Rosazzo, mentre il terzo premio è stato appannaggio del “gatto di casa” di San Michele al Tagliamento. «È un’occasione per avvicinare i cittadini al mondo degli animali, chi ama gli animali ama anche il prossimo», osserva l’assessore Giuliana Garimberti.

Ogni gabbia personalizzata dai padroni. Allestimento da Rondò Veneziano, per due Persiani Seal Point. Il micione più adulto, pluripremiato a livello internazionale, un terzo posto mondiale, affascinante e imponente, aveva fatto innamorare a prima vista una signora vicentina, ha raccontato la proprietaria, tanto che le aveva offerto 25 mila euro. «Non li venderei per tutto l’oro del mondo – sottolinea –. Ci vuole molta passione, conoscenza e cura». Alla mostra s’è conquistato il titolo del gatto più simpatico. E che dire degli Sphynx? Ben otto hanno passato il vaglio della giuria. Sono anti-allergici, hanno spiegato i proprietari dell’Allevamento Nobilgatti. La loro pelle, che sembra indifesa senza il pelo, è morbida e “gommosa”. Incutono tenerezza. Quando sono stati appoggiati via via sul tavolo per l’ispezione tecnica, i sorrisi e i flasch dei cellulari si sono susseguiti, da vere e proprie star. «Il loro carattere è simile a quello di un cane – dice un rappresentante dell’allevamento –, sono molto attivi e hanno bisogno dell’uomo. Durante il parto, la mamma “chiama” il suo padrone, così si crea l’imprinting». A loro l’acqua non fa paura e la “termoregolazione” viene garantita da una vita rigorosamente da appartamento. I piccoli sembrano topolini, 60 grammi di peso.
Un Orientale bicolor di 2 anni, razza piuttosto rara, il musetto allungato e pronunciato, s’è aggiudicato il riconoscimento del più originale. Quando il giudice l’ha sollevato s’è fatto sentire, il miagolio ha strappato l’entusiasmo. Accovacciata ma attenta a ciò che le girava attorno, Akira, Bengala di un anno e 11 mesi, sembrava un leopardo in miniatura. «È un felino di quinta generazione – raccontano i due giovani proprietari –, incroci tra un Europeo e un Asiatico. Richiede attenzione, è molto intelligente». Ma la vera padrona è la ragazza, scelta come “capobranco”. Buck, 6 mesi, e Kitty, 7 anni, sono splendidi meticci di casa. Maestosi poi i Maine Coon, una cascata di pelo morbidissimo. Yascha, 16 mesi, ha messo d’accordo tutti: premio per gli occhi più belli, per quanto maschio il muso tricolore, appannaggio delle femmine. A 4 anni e mezzo, un gattone di 7 chili, Kurilian Bobtail Longhir, spiccava nella gabbia con la dolcezza della sua serenità, quasi indifferente agli sguardi che lo “assalivano”. Tre Certosini, Desirè la più piccola della mostra con i suoi 6 mesi, invitavano ad accarezzare il manto setoso. Neve, invece, Siberiano di 5 anni, è stato “battezzato” micio più dormiglione. «La mostra vuole sensibilizzare al rispetto e all’amore degli animali. Iniziative come queste - spiega l’assessore Luca Fasan - intendono esprimere la qualità e il livello di passione che viene riservato ai felini e richiamare i visitatori in città». Alla manifestazione era anche presente l’associazione “Gati de Monfalcon”, con un banchetto esterno a promuovere la propria attività.—
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