Storia ed emozioni nei 90 anni di foto del Circolo triestino
TRIESTE Una storia lunga, per ora, 90 anni. Fatta di immagini, di emozioni racchiuse in migliaia di fotografie, di ricordi, sui quali sostare per un attimo, prima di intraprendere, con sempre rinnovato entusiasmo, un nuovo viaggio della fantasia. Questo, in estrema sintesi, il contenuto e al contempo il significato della mostra allestita dal Circolo fotografico triestino “Lungometraggio di immagini”, che sarà inaugurata martedì 26 luglio alle 13.30 nella sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan, 6.
Voluta da Alida e Paolo Cartagine, rispettivamente presidente e vice del Circolo, per celebrare - con una rassegna arricchita da un eccellente catalogo - nove decenni di attività particolarmente intensa «di una delle associazioni di volontariato culturale più longeve di Trieste e d’Italia», come si legge nell’introduzione, la mostra rappresenta un punto d’arrivo e contemporaneamente di partenza. Al suo interno circa 150 immagini di una trentina di autori, che hanno raccontato, con le loro fotografie, epoche diverse.
«In questi 90 anni - spiega Alida Cartagine - il Circolo ha organizzato corsi base e avanzati di divulgazione fotografica, conferenze a tema, mostre e proiezioni, concorsi internazionali, sistematici interscambi e collaborazioni con enti, istituzioni, associazioni nazionali e internazionali operanti non solo nel settore della fotografia. Tutto questo - aggiunge - rappresenta l’ossatura portante dell’insieme delle iniziative che il Circolo ha sviluppato in passato e sviluppa nella sua sede e anche al di fuori di essa. In questo contesto molti soci, nel corso del tempo e in varie situazioni, hanno voluto e saputo fare di un hobby un metodo per costruire una piccola memoria visiva di e su Trieste».
Il catalogo, che ripercorre il cammino della mostra, è diviso in settori. Si inizia con un excursus storico della storia del Circolo rivolta al passato, ma proiettata all’attualità e al futuro prossimo. Si prosegue poi con una carrellata relativa al periodo che va dalla seconda metà degli anni ’40 fino agli anni ’70, dando uno sguardo al vicino territorio carsico, per tornare poi sulla Trieste attuale. Dopo una digressione sul rapporto fra fotografia e arti visive, sono proposti in forma riassuntiva tre progetti di ricerca collettivi, sviluppati da soci del Circolo, concernenti il “Liberty di Trieste”, il “Laboratorio scenografico del teatro Verdi” e, per chiudere, “Trieste multietnica: tanti popoli sotto uno stesso cielo”.
«Si tratta - conclude Alida Cartagine - di percorsi di progettualità uniti alla narrazione, finalizzati a leggere e a comunicare momenti, situazioni, impressioni e sensazioni di autori diversi sulla città, con stilemi permeati di interpretazioni personali non sradicabili dalla fotografia».
La mostra sarà visitabile da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 e di venerdì dalle 9.30 alle 13, con esclusione dei giorni festivi, fino al 15 settembre. Il Circolo conta oggi circa 200 soci.
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