Spoleto ricorda Strehler con Jonasson e le sue attrici

ROMA
«Arrivare a cento anni? A Giorgio non sarebbe piaciuto. Era un uomo bellissimo, forte. Ma aveva paura di invecchiare, di non essere più lui». La voce al di là della cornetta, dalla sua casa di Vienna, è sempre quella unica e profonda, ma anche vibrante di tenerezza, che ha conquistato le platee di mezza Europa. A parlare è Andrea Jonasson, l'attrice tedesca, moglie e tante volte musa di Giorgio Strehler, che Le Monde definì «il più grande regista del Novecento», inventore con Paolo Grassi del Piccolo di Milano, il primo teatro stabile d'Italia. Scomparso nella notte di Natale del 1997 a Lugano, il 14 agosto Strehler avrebbe compiuto 100 anni e a ricordarlo in queste settimane c’è «Strehler 100. Parole e musica per Giorgio Strehler», spettacolo-evento che gli riserva domani il 64° Festival dei due mondi di Spoleto, chiamando in scena al Teatro romano alcune delle «sue» attrici come Giulia Lazzarini, Pamela Villoresi e Margherita Di Rauso, dirette da Lluis Pasqual, tra lettere autografe, brani teatrali e appunti di prove. Per la prima volta dopo una decina d'anni lo spettacolo riporterà in Italia anche Andrea Jonasson, 79 anni. —
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