Si ride tanto e “volentieri” con i libri delle risposte in triestino e in friulano
TRIESTE La vita, si sa, è fatta di domande, ma spesso le risposte tardano ad arrivare. Oggi finalmente c'è la soluzione a questo problema, o meglio ancora, ben due soluzioni, a seconda della città in cui vi troviate. Arrivano “El libro dele risposte triestine” e “Il libri des rispuestis furlanis”, con le loro pagine intrise della tipica saggezza popolare delle nostre terre». Così l’editore Diego Manna presenta i due libretti, in uscita insieme al Piccolo e al Messaggero da oggi, al prezzo di 3,60 euro più il prezzo del quotidiano).
Gli autori sono rispettivamente Andrej Prasselj, che ha curato anche le illustrazioni di entrambi i titoli, e Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile, meglio noti come “Felici ma furlans”, protagonisti di popolari serie web e spettacoli teatrali dedicati alla lingua e alle tradizioni friulane. Manna punta sulla consueta ironia, che rappresenta il filone principale dei libri di maggior successo pubblicati finora, e propone i due volumi come una sorta di simpatici manuali. «Basta porre la propria domanda e aprire una pagina a caso di uno dei due libri. Ma attenzione, perché potrebbero darvi delle risposte contrastanti. Se da una parte, infatti – avverte - la versione triestina vi risponderà con “un mix di nosepolismo e scontrosa grazia”, per citare gli autori, dall'altra la versione friulana, la cui “voce” è affidata al personaggio della dottoressa Facchin, sarà più possibilista, spaziando dal “Combinin” al “Dai cuintri”». Pagina dopo pagina si alternano modi di dire e frasi divertenti. «Qualche esempio. Alla domanda “Ma devo andare a lavorare adesso?” la risposta più naturale che vi ritroverete davanti sarà un bel “No ga scopo”. “E lavorare nel week end?”. La risposta è ovvia: “No se pol”. O ancora meglio “Una volta no i gavessi lassà”. E se qualcosa non vi va bene? È probabile – ricorda ancora Manna - che vi ritroverete davanti un bel “La se lamenti col sindaco” o un “La ghe scrivi a Segnalazioni!”. Di rimando, “Il libri des rispuestis furlanis” potrebbe risponderci alle medesime domande con un bel “To agne”, “Segne su la glace”, “Po sì po” e “Vonde monadis”. Non disdegnando il sempre misterioso “Codroipo!”». E non è la prima volta che Manna si cimenta con un legame tra le due zone della regione.
Sulla stessa falsariga del confronto tra triestini e friulani qualche anno fa è nato il gioco da tavola Frico, in cui, tra una battaglia e l'altra, i giocatori hanno la possibilità di approfondire molte tipicità regionali, dal tram di Opcina alla litorina di Cividale, dall'omo vespa al cjalcjut, da Mikeze e Jakeze a Florean e Venturin. I due libri sono pubblicati da Bora.La, marchio editoriale che promuove la cultura e le tradizioni locali, fanno parte della collana dei "manuali del morbin", che comprende anche il famoso best seller della boba de Borgo, di Maxino e Flavio Furian, ormai a quota 6000 copie vendute in tre mesi.
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