Sì al Parco del mare, ma spostato a Udine

Tra le attrazioni, con sardoni fossili e ribalta vapori, i primi costumi da bagno di Dipiazza e Cosolini

dalla nostra pagina IL BUGIARDELLO

È ritornato tema di attualità il Parco del mare, il sogno del Presidente della Camera di commercio che fin da piccolo, fissando il suo pesce rosso nella sfera piena d'acqua in cucina, immaginava a Trieste un grande acquario con milioni di turisti provenienti da tutto il Mondo attratti soprattutto dalla stanza dei sardoni fossili. Lui ha sempre con sè il fascicolo contenente il progetto del Parco del mare, e a ogni riunione, qualsiasi sia l'argomento, trova il modo di infilare il suo progettino.

Durante la Presidenza Tondo, ha cercato in tutti i modi di trovare finanziamenti regionali per il Parco. L'ex governatore dovette cambiare più volte il numero del suo cellulare privato per cercare di lavorare in pace. Adesso ritenta con la Serracchiani, la quale sembra interessata, ma eventualmente per realizzarlo a Udine. Voi a Trieste il mare ce l'avete già sembra gli abbia risposto. A Trieste per compensare si potrebbe organizzare un'edizione del falò del "Pignarul" per la Befana.

Nessuno però conosceva nei dettagli il progetto del Parco del mare triestino. Io invece ho letto il fascicolo. A parte la stanza dei sardoni fossili è previsto un ingresso con un portone pieno di "pedoci" incastonati, una vasca enorme con dentro un milione di "ribalta vapori" e un vaporetto, per dimostrare scientificamente che sono in grado di "ribaltarlo", il calamaro gigante con centinaia di limoni già tagliati che galleggiano e un'altra stanza con un'enorme bacheca contenente il primo costume da bagno di Dipiazza assieme a quello di Cosolini.

I consiglieri regionali friulani hanno votato contro compatti. «Piuttosto ci teniamo il “Pignarul” », hanno dichiarato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo