ShorTS, “I cormorani”, due teenager prima dei selfie

Venerdì all’Ariston il sorprendente esordio nel lungometraggio di Fabio Bobbio, poi “Rubando bellezza” sulla famiglia Bertolucci

TRIESTE Due ragazzini, un'estate che sembra sospesa nel tempo e quei pochi, delicati mesi che dividono l'infanzia dall'adolescenza, prima che tutto cambi: un momento prima si esplora il bosco con la curiosità dei bambini, un momento dopo, all'ombra, si parla della fidanzatina appena lasciata. È la storia de "I cormorani", sorprendente esordio nel lungometraggio di Fabio Bobbio che, dopo un passaggio al festival francese Vision du Réel, arriva questa sera in anteprima italiana a ShorTS - International Film Festival, alle 20 al Cinema Ariston. Un film "molto istintivo", come lo definisce il regista stesso, che gioca con gli elementi caratteristici del romanzo di formazione classico ma ha il merito fondamentale di reinsegnarci a osservare senza fretta, come fanno i due protagonisti.

Bobbio ha un passato da montatore anche per l'ottimo "I corpi estranei" di Mirko Locatelli, qui in veste di produttore. L'idea nasce dai suoi ricordi personali: «Ho vissuto sette anni a Barcellona e quando tornavo a Rivarolo, il mio paese d'origine vicino Torino, riaffioravano i ricordi di infanzia e adolescenza. Volevo un film molto libero, senza sceneggiatura, ma che giocasse con elementi del reale e altri di finzione: quel periodo della crescita in cui si sperimenta un istinto quasi animale all'approccio alla vita e alla natura mi sembrava perfetto».

L'anima da montatore ha influenzato anche il suo esordio alla regia: «"I cormorani" ha un approccio di lavorazione basata sul montaggio: abbiamo imbastito una decina di scene ma poi abbiamo dato ai ragazzi massima libertà di reagire spontaneamente». I protagonisti, Matteo e Samuele, in quell'estate di girovagare lungo il fiume, nei centri commerciali, al luna park, sembrano ancora lontani dai teenager costantemente impegnati a immortalarsi nei selfie: «Era importante che non avessero coscienza del proprio corpo, della propria immagine verso l'esterno. Sono ancora in quel periodo dell'infanzia in cui non ci si preoccupa del giudizio esterno».

Trovare i due protagonisti, esordienti, non è stato immediato: il regista ha intervistato più di 160 tra ragazzi e ragazze. Quello di Bobbio è un cinema naturalistico, con momenti quasi onirici: una scelta coraggiosa per un esordio. «Mi interessa un po' di sperimentazione. Il film in realtà è molto strutturato per esempio nella ricerca delle location che rendessero un'idea di provincia con paesaggi semi industriali che ricordano quasi il Midwest americano».

Oggi a ShorTS, dopo "I cormorani", arriva un'altra anteprima italiana, il documentario "Rubando bellezza" su Bernardo Bertolucci, il padre poeta Attilio e il fratello Giuseppe. Alle 18.30, alla Mediateca La Cappella Underground, presentazione del volume "Il cinema breve" di Sergio Arecco: da Walt Disney a David Bowie, il dizionario del cortometraggio dal 1928 al 2015. La serata di corti in piazza Verdi si aprirà invece alle 21.30 con un extra: il corto "Fatti osceni in luogo pubblico" di Stefano Viali, girato a Trieste durante ShorTS 2015.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo