Serata di gran ballo in piazza Unità
Sabato 9 giugno piazza Unità, da salotto a cielo aperto di Trieste, si trasformerà per alcune ore in un sontuoso salone da ballo asburgico
Domani piazza Unità, da salotto a cielo aperto di Trieste, si trasformerà per alcune ore in un sontuoso salone da ballo asburgico dove, sulle note di valzer viennesi, mazurke, contraddanze e quadriglie, quarantacinque coppie di provetti danzatori offriranno alla città una spumeggiante e fedele esibizione in costume di un gran ballo ottocentesco. Alle 18.30, sul metaforico parquet di piazza Grande, i novanta ballerini dell’associazione culturale Società di danza-Città di Trieste apriranno le danze con due polke come marcia d’ingresso. Le coreografie dello spettacolo - inserito nelle manifestazioni del Comune per ricordare i trecento anni dalla nascita di Maria Teresa - portano la firma dell’anima del gruppo triestino, l’insegnante e direttrice Carla Collina, che ha anche curato il programma del Gran ballo viennese in omaggio all’asburgica regnante.
Le ballerine, inguainate in sontuosi abiti d’epoca fedelmente riprodotti da costumiste teatrali, e gli impettiti cavalieri in eleganti costumi con scintillanti ottoni e arzigogolati alamari, offriranno al pubblico un elaborato programma di ballo in un’alternanza di coreografie geometriche tra mazurke, marce, contraddanze, polke e quadriglie su musiche della famiglia Strauss, ma anche di Verdi, Tchaikovsky e Wodrazka. Senza scordare il principe dei balli di corte, il valzer, di cui presenteranno sei diverse coreografie su musiche di Strauss, padre e figlio.
A metà spettacolo, il parterre danzante della Società di danza volteggerà sulle note dell’iconico “An der schönen blauen Donau” di Johan Strauss Junior, il più ballato e amato valzer di sempre. In un turbinìo di nastri di velluto, balze di organza e sottogonne di pizzo, le dame assieme ai loro cavalieri si lanceranno poi in un frizzante galop dal centro della piazza, per richiudersi scenograficamente “en escargot”, ovvero a chiocciola. Gran finale a sorpresa con “Viva Trieste Marsch” di Josef Wodrazka, nota anche come “Hoch Triest”, la composizione eseguita in prima assoluta lo scorso aprile al Verdi al concerto per il trecentenario di Maria Teresa d’Austria.
Dopo le spumeggianti esibizioni a Miramare, al castello di Duino e in piazza Verdi, l’associazione per la valorizzazione dei balli storici mitteleuropei sceglie dunque il cuore della bella piazza affacciata sul mare, per rendere omaggio alla figura della regnante di casa Asburgo e far conoscere al pubblico la scuola di ballo, costola regionale dell’associazione culturale fondata nel 1991 dal ballerino e coreografo Fabio Mollica. Per informazioni sulle attività dell’associazione consultare il sito nazionale
www.societadidanza.it
(quello cittadino
www.societadidanzatrieste.it
).
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