Segreti e “armi” del passato contro le epidemie svelati alle Poste di Trieste
TRIESTE Poster, documenti d’epoca e un oggetto raro e particolare: il “rastrello” per la disinfezione delle lettere. Sono gli elementi che caratterizzano “La paura del contagio. Oggi come allora”, mostra realizzata dalla direzione del Museo postale e Telegrafico della Mitteleuropa, che si può visitare nel salone delle Poste centrali, in piazza Vittorio Veneto 1.
La mostra storica, ricca di appigli con il presente, racconta come l’uomo attraverso i secoli sia riuscito a sopravvivere alle epidemie che ciclicamente hanno colpito intere popolazioni. Eppure, oggi come allora, la malattia contagiosa sconosciuta che colpisce a tradimento, senza avvertimento, senza pietà, dilagando incontrollata fra la popolazione e che non si sa come curare, rappresenta per l’uomo un flagello, una sciagura che mette in grave difficoltà intere società.
Sarà proprio la comparsa della peste in Europa nel XIV secolo l’inizio di una catastrofe, che nell’arco di cinque secoli diverrà la principale causa di distruzione demografica. Ma se la peste viene definita la “madre di tutte le epidemie”, verso la fine del Cinquecento altre malattie misteriose e incurabili si affiancano ad essa: il tifo, la malaria, il vaiolo; nell’Ottocento il colera, diventando dei giustizieri invisibili di migliaia di persone, contro i quali, l’uomo del tempo, reagirà esclusivamente con la prevenzione e l’isolamento.
Attraverso 22 poster esplicativi, disposti nel salone delle Poste Centrali, la mostra trasporta il visitatore indietro nei secoli, aiutandolo a comprendere come spesso la storia si ripeta. Oltre ai documenti originali d’epoca si può ammirare un pezzo rarissimo: il “rastrello” per la disinfezione delle lettere, unico nel suo genere e perfettamente conservato dal Museo postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, usato alla metà del ’700 nel locale lazzaretto Santa Teresa per disinfettare tutta la corrispondenza in arrivo dall’Oriente.
Una mostra per far comprendere che, oggi come allora, anche l’uomo contemporaneo, davanti a un virus sconosciuto, ha dovuto rassegnarsi a seguire, come nel passato, regole di prevenzione e di comportamento, in attesa di qualche nuova scoperta scientifica.
La mostra sarà visitabile dalle persone che accedono alle Poste centrali (non sono previste visite guidate) fino al 10 gennaio 2021, nei seguenti orari: da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 19; il sabato dalle 8.30 alle 12. —
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