Scordatevi uova, latte e burro: c’è la gara delle torte vegane

Seconda edizione riservata nuovamente ai non professionisti in campo gastronomico: appuntamento a Giarizzole
Una torta stupenda
Una torta stupenda

Golosi sì ma di ricette esclusivamente vegane. Per chi pensa che torte, biscotti e crostate non possano allettare palato e mente senza l’uso di latte, uova e derivati, l’appuntamento è per la giornata di oggi, data della Gara delle torte vegan, agone culinario a base di porzioni di creatività e molti ingredienti vegetali, in programma dalle 16 nella sede dell’associazione sportiva culturale-dilettantistica “Re...Nato” di Giarizzole, in via Inchiostri 4, appuntamento a cura della sigla Agire Ora Network.

Si tratta della seconda edizione, riservata nuovamente ai non professionisti in campo gastronomico, a coloro che credono nella forza del veganesimo, missione o stile di vita intesa non solo in termini salutistici ma pure nel pieno rispetto di colori e sapori. La “via” della pasticceria sembra la più idonea alla promozione. In chiave vegan, sostengono i cultori del ramo, dolci e affini non risentono particolarmente delle sfumature del gusto, anzi, nel complesso le calorie a volte calano e i benefici aumentano.

Nessuna particolare alchimia dunque. La gara di oggi intende ribadire questo sul campo, radunando strenui difensori della causa animalista travestiti da cuochi più o meno provetti ma convinti della filosofia di fondo. Le istruzioni per l’uso? Semplici. Le ricette da esporre dovranno essere al cento per cento vegetali, senza nessun ingrediente quindi di origine animale, ovvero dal burro al mascarpone, sino al miele e ad alcuni coloranti.
Ammessi dunque i derivati della soia, del riso, dell’avena e del girasole. In lizza domani uno scibile abbastanza variegato di dolciumi, come biscotti, torte, specialità crudiste, dolci al cucchiaio e focacce.

Due le “squadre” in ballo: i cuochi (attesi dalle prime stime attorno a una ventina) e gli assaggiatori. I primi dovranno presentarsi attorno alle 15, dotati naturalmente del dolce (non tagliato) e con la relativa ricetta in forma cartacea, gli assaggiatori possono approdare verso le 16, pronti per gustare tutto ma per votarne (in anonimato) uno solo e per stilare il classico podio.

Cosa si vince? I puristi giurano che si tratta soprattutto di “salute” ma intanto si punta sul ricavato della manifestazione, basato su una cifra simbolica di cinque euro, da devolvere alla associazione Agire Ora, impegnata nel tema dominante, quello animalista.

«Lo scopo della iniziativa è far conoscere la bontà della pasticceria vegan - sottolineano gli organizzatori della manifestazione - e che uova, latte e burro sono inutili e si possono fare dolci altrettanto buoni e forse di più, di certo più leggeri. E soprattutto si può anche cucinare senza crudeltà, in quanto il motivo della scelta vegan è uno solo: non uccidere animali». Insomma, per i golosi (e i curiosi) quella di oggi è un’occasione proprio da non perdere.
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo