Scienza e virgola a Trieste indaga i confini tra Stato e Big Tech

L’edizione 2025 del festival presenta un programma di 60 eventi distribuiti su 20 sedi cittadine. Al centro la riflessione sulle accelerazioni del presente

Giulia Basso
Una protesta a Washington
Una protesta a Washington

Nel nuovo ordine mondiale politica e tecnologia condividono le stanze del potere, i confini tra Stato e Big Tech si dissolvono e i ceo delle grandi corporation siedono fianco a fianco con i leader mondiali. Il potere non abita più solo nei palazzi di governo o nelle sale dei consigli d’amministrazione, ma si nasconde negli algoritmi, cavalca le piattaforme social, orbita nei satelliti e orchestra guerre ibride. Cognitivo, ideologico, geopolitico: è il nuovo volto del dominio che verrà esplorato nella nona edizione del festival Scienza e Virgola, in programma a Trieste dal 6 all’11 maggio.

 

Paolo Giordano (Bruni)
Paolo Giordano (Bruni)

Dedicato al tema “Tecnopolitica e altri cambiamenti: il pianeta verso nuovi equilibri”, il festival quest’anno si aprirà con un dibattito tra lo scrittore e direttore artistico Paolo Giordano e Asma Mhalla, docente alla Columbia University, considerata tra le massime esperte mondiali di geopolitica delle tecnologie e degli studi su Stati e Big Tech. Il confronto affronterà temi cruciali come la sorveglianza, la manipolazione cognitiva e la libertà nell’era digitale, interrogandosi su «come restare cittadini – e non soldati inconsapevoli – nella guerra invisibile del nostro tempo».

«Dobbiamo prepararci sempre di più all’eccezionalità», è la premessa di Paolo Giordano. «Perché l’idea che i cambiamenti, anche epocali, siano lenti, lineari e graduali è ben distante dalla realtà. Scienza e Virgola 2025, con il suo tema centrale intorno ai “nuovi equilibri”, riflette l’accelerazione della crisi della modernità, la necessità di superare le tradizionali categorie di pensiero ormai in difficoltà di fronte a sfide totali e multidisciplinari come l’intelligenza artificiale, i cambiamenti climatici, le migrazioni, l’inverno demografico».

L’edizione 2025 si presenta con un programma di quasi 60 eventi, distribuiti in oltre 20 sedi cittadine: un festival diffuso che porterà la scienza nei caffè e nelle biblioteche, nelle librerie e nelle scuole, ma anche alla Casa Circondariale e, per la prima volta, in una Rsa.

Ideato e organizzato dal Laboratorio interdisciplinare della Sissa, con la direzione artistica di Paolo Giordano e scientifica di Nico Pitrelli, Scienza e Virgola si nutre di numerosissime collaborazioni e rinnova la sua proposta che mira a superare la classica separazione tra cultura scientifica e umanistica.

Roberto Trotta, direttore del Laboratorio interdisciplinare, sottolinea: “Crediamo che la scienza di frontiera sia troppo rilevante per essere confinata nelle torri d’avorio dell’accademia. Con questo festival vogliamo far esplodere la vecchia dicotomia tra due culture che non si parlano, perché il mondo può essere compreso solo se dialogano insieme”.

Oltre alla tecnopolitica, alla geopolitica dell’intelligenza artificiale e dello spazio, saranno altre due le aree tematiche su cui si svilupperà il festival: l’incontro tra poesia e scienza, che troverà spazio con una serata speciale dedicata al cosmo, e le relazioni umane nell’era tecnologica, su cui si focalizzerà l’incontro di chiusura tra Donatella Di Pietrantonio, Premio Strega 2024, e lo psicologo Matteo Lancini sulla fragilità adolescenziale e il rapporto con la tecnologia. Il cuore di Scienza e Virgola rimarrà l’editoria scientifica, con la presentazione di una quarantina di volumi e, tra gli eventi di punta, la prima tappa degli incontri con la cinquina di candidati al Premio Strega Saggistica, alla sua prima edizione.

Tra gli ospiti nomi di rilievo, come lo psicoanalista Massimo Recalcati, che presenterà in anteprima nazionale il saggio “Uno diviso due” , dedicato alle complesse dinamiche dei rapporti fraterni. Ma anche lo scozzese Martin MacInnes, vincitore del National Book Award e definito dal Times “il miglior scrittore sperimentale oggi in circolazione”, con il bestseller “Ascensione” (SUR), e la paleoantropologa Silvana Condemi, con il saggio “L’enigma Denisova” (Bollati Boringhieri), in cui racconta la straordinaria scoperta di una nuova specie umana, definita per la prima volta dai suoi geni e non dai suoi fossili.

La scienza dialogherà con il cinema, il teatro e la poesia. In cartellone spicca la proiezione di “Come se non ci fosse un domani”, documentario sui dilemmi e le speranze degli attivisti di Ultima Generazione, che si sofferma sul loro complicato percorso di disobbedienza civile e sulle motivazioni che li spingono a mettersi in gioco per salvare il pianeta: Paolo Giordano ne discuterà con il regista Matteo Keffer e il filosofo Paolo Pecere. Tra le proposte teatrali, invece, la rilettura del mito di Frankenstein in chiave contemporanea con “Alt! Studio su Frankenstein” e la conferenza-spettacolo “Cresciuti dalle stelle” di Roberto Trotta. Uno spazio sarà riservato anche alle suggestioni sensoriali, con eventi dedicati al vino e al caffè che esploreranno il rapporto tra neuroscienze e gusto. Tutti gli eventi sono a ingresso libero, alcuni richiedono la prenotazione. Il programma completo sul sito www.scienzaevirgola.it.

Riproduzione riservata © Il Piccolo